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25/01/2018 18:23:00

Elezioni, in provincia di Messina proteste contro le candidature del Pd. Ecco perché

 Crescono i malumori della "base" (ma esiste ancora, una "base"?) del Pd sulle scelte dei candidati per le prossime elezioni politiche. Si tratta di candidature imposte dall'alto, frutto di accordi romani, non certo espressioni del territorio.

Alcune segnalazioni giungono dalla provincia di Messina, dove il Pd avrebbe intenzione di candidare  (addirittura in pompa magna) Beppe Picciolo di Sicilia Futura e Pietro Navarra, Rettore dell'Università di Messina. Navarra, curiosità, è nipote di Michele Navarra, medico e boss ("U patri nostro" era il suo soprannome) all'origine della "dinastia" dei Corleonesi. Va detto, comunque, che Navarra è nato ben dieci anni dopo l'omicidio dello zio, avvenuto nel 1958, e che è il più giovane Rettore d'Italia. Il padre di Pietro Navarra, invece, Salvatore, trasferitosi a Messina dopo l'uccisione del fratello, è stato professore universitario ed il primo fondatore del circolo di Forza Italia a Messina, nel 1994, come ricorda la relazione della Commissione parlamentare antimafia, del 2016. 

La candidatura di Pietro Navarra, oggi, appare nel Pd blindata: maggioritario (con poche possibilità di vittoria, come in tutta l'isola) e capolista, però, nel proporzionale, dove il posto invece è quasi sicuro.

Così come quella di Picciolo, che ha mancato la rielezione all'Ars e dunque verra ricollocato in Parlamento. Ex Udeur, Piccolo è stato da poco condannato in primo grado per calunnia a 2 anni e 6 mesi di reclusione per calunnia, perché aveva fatto mandare dai dipendenti del suo studio dentistico alcune lettere diffamatorie (potete leggere un articolo cliccando qui) nei confronti di suoi "alleati" politici...