Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/01/2018 18:40:00

Al Sant'Antonio Abate un nuovo ambulatorio prenatale

 Nell’ambito dell’integrazione ospedale territorio è stato creato, all’interno dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale S. Antonio Abate di Trapani diretta da Laura Giambamco, un ambulatorio prenatale rivolto alle frange deboli della popolazione gravida, che non afferisce ai consultori familiari.

Responsabile del progetto è Natalino Ferrara, direttore dell’unità operativa Assistenza territoriale Materno-infantile dell’ASP.

“L’ambulatorio – dice Ferrara – offre sia un supporto clinico strumentale, come ecografia e cardiotocografia, e psicosociale, che un percorso preferenziale di informazione e formazione sulla gravidanza e il parto, con particolare riguardo agli aspetti psicologici e di supporto socio-assistenziale. Inoltre si occupa dell’implementazione dell’accoglienza e del sostegno all’interno del pronto soccorso di ostetricia per le situazioni di gravidanza a rischio psicosociale e/o vissute in solitudine - in assenza cioè della famiglia di origine - e della promozione di un percorso di consapevolezza e presa di coscienza della gravidanza in situazioni di rischio di interruzione volontaria per problematiche economico-sociali”.

Il percorso di assistenza in reparto inoltre si completa con l’invio delle gravide o puerpere, ove possibile, ai consultori familiari. Particolare attenzione, con il supporto di un mediatore linguistico e culturale, viene rivolta alle donne extra comunitarie.

“Questo è un esempio di collaborazione possibile – commenta il commissario dell’ASP Giovanni Bavetta - tra ospedale e territorio, con un reciproco scambio di competenze e professionalità a vantaggio delle pazienti. Insieme a quelle già attive, e ad altre che stiamo mettendo in campo, va nella direzione della nostra mission aziendale, quella di venire incontro all’utenza più fragile, perché un’assistenza sanitaria che non si prende carico dei più deboli ha fallito”.

L’iniziativa rientra nell’ambito dei Progetti obiettivo del Piano Sanitario Nazionale “Intesa Stato-Regioni del 20 febbraio 2014” e vede coinvolti inoltre: la psicologa psicoterapeuta Francesca Basiricò, del consultorio di Valderice, Caterina Capizzo, coordinatrice infermieristica dell’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, l’ostetrica Anna Maria Pianelli, e l’assistente sociale specialista Vitalba Ranno.