Enzo Sturiano, presidente del consiglio di Marsala. Parliamo delle violenze tra i giovani a Marsala, documentate da Tp24.it. Il bullismo è un fenomeno sociale dilagante, è avvenuto un pestaggio in pieno centro nei confronti di un ragazzino di scuola media. Perché lei non ha fatto pubblicamente un comunicato di condanna per stigmatizzare l'accaduto?
E' solo questo fatto che ha creato allarmismo? Fatti così ce ne sono stati e ce ne sono, ho anche assistito personalmente. L'altra sera di fronte la costa ragazzi marsalesi si sono pestati con ragazzi extra comunitari. È un fenomeno, oramai, sociale. Anche lì, le persone in piazza Loggia erano messe a guardare senza intervenire.
E' più grave questo? Si guarda senza intervenire....
E' grave ed è allarmante che si facciano i video e poi si mettano in rete. Non sono abituato a fare comunicati stampa, questi fenomeni li ho denunciati, insieme all'ufficio di presidenza, direttamente al Prefetto, circa due mesi fa. Ci sono atti ufficiali che parlano. La cosa preoccupante è che si sono ragazzi di 15-16 anni che se non si fermano adesso, non sta a me stabilire come, continueranno a sentirsi padroni della città. Con una differenza che crescendo il fenomeno diventerà più incisivo. Basta vedere cosa accade ogni pomeriggio sotto il porticato di Palazzo VII Aprile, cosa che abbiamo puntualmente denunciato. C'è di tutto, da chi fuma droga a chi spaccia. E' indecoroso, sono fenomeni denunciati. So che le forze dell'ordine stanno facendo tanto ma serve la collaborazione dei cittadini.
Sturiano, come agirete adesso? Si farà un tavolo tecnico? Chiederete alle forze dell'ordine di presidiare il territorio a piedi?
A me preoccupa non tanto il pestaggio tra minori, questo è sempre accaduto.
Si, ma qui siamo di fronte ad una cosa diversa. Il bullismo.
Preoccupa di più l'anziana che viene presa a sputi e parolacce in via Fici. Preoccupa che in via Garibaldi si gettino i petardi contro gli anziani.
E allora, cosa significa? Non c'è il presidio del territorio?
Il controllo c'è, il presidio e la presenza visibile sul territorio non ci sono. Questo fa sì che i ragazzini si sentano liberi di agire come vogliano.
Ma non sono ragazzini, sono teppistelli. Chiamiamoli con il loro nome...
Io ho assistito ad una scena, nella stradina che costeggia la Posta centrale. Un ragazzino su una moto viene affiancato da altri ragazzini che lo fermano, lo picchiano e gli rubano la moto. Quel ragazzino non voleva fare la denuncia, sono intervenuto io. Non c'è collaborazione dei cittadini, la preoccupazione del ragazzino era la moto, la paura che denunciando non trovasse più la moto.
E che si fa?
Anche i genitori, quando la mamma del ragazzo è arrivata sul posto si è preoccupata non del fenomeno ma anche lei della moto.
E allora, come si agisce?
Faremo una task-force. So che il sindaco si era già attivato, sono fenomeni molto delicati. Non ci interessa fare il comunicato, magari c'è chi vive di pubblicità.
Sturiano non si tratta di pubblicità, si tratta di proteggere la vecchietta o un adulto. Perchè è il branco di ragazzini che non si gestisce. Anche le scuole, soprattutto le famiglie devono capire che i figli non si buttano per strada in questa maniera.
Ecco, centrato il problema. Sono le famiglie che sono manchevoli, insieme alla scuola. C'è un disagio sociale forte. Questi ragazzi vanno aiutati.
La scuola, però, non può sostituirsi al ruolo educatore principale che è della famiglia.
Il primo nucleo che deve dare l'educazione ai ragazzi è la famiglia. Se la famiglia viene meno, e viene meno perché per molti fare il genitore significa dare dei soldi il fine settimana, non preoccupandosi poi di come questi soldi vengano spesi, si assiste allo spaccio e all'assunzione di sostanze stupefacenti.