Per l'elettore medio è una grande fatica seguire tutti i leader nazionali e cercare di capire, durante le urla della campagana elettorale, quale programma sia migliore dell'altro.
Ed è proprio sulla base dei programmi, realizzabili, che il cittadino, elettore, dovrebbe poi esprimere una preferenza.
Solo questo è libero consenso, su libero convincimento.
Ci proviamo, a mettere ordine e schematizzare per coalizioni i punti centrali dei programmi.
Centro destra
Sono 10 i punti del programma, si parte dalla riforma del sistema tributario, con l’introduzione di un’unica aliquota fiscale (Flat tax), per famiglie e imprese, esenzione totale dei redditi bassi, con piena copertura da realizzarsi attraverso il taglio degli sconti fiscali. Previsto il taglio dell’imposta sulle donazioni e delle successioni. Via alla tassa sulla prima casa, al bollo sulla prima auto, no alle tasse sui risparmi. Pace fiscale per tutti i piccoli contribuenti che si trovano in condizioni di difficoltà economica. Abolizione dell’inversione dell’onere della prova fiscale e riforma del contenzioso tributario. Chiusura di tutto il contenzioso e delle pendenze tributarie con contestuale riforma del sistema sanzionatorio tributario. Introduzione del principio del divieto di tassazione in assenza di reddito.Profonda revisione del Codice degli appalti, per rilanciare gli investimenti e l’occupazione.
Il centro destra passa poi alla chiusura, effettiva, di Equitalia con libertà per gli Enti locali di decidere i metodi di riscossione; abolizione del limite all’uso del contante; uso più efficiente dei fondi europei con l’obiettivo di azzerare il gap infrastrutturale e di crescita con il resto del Paese; piano straordinario per le zone terremotate.
Per quanto riguarda l'Europa si pone la prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, attraverso un recupero di sovranità. La coalizione prevede poi maggiore assistenza per le fasce deboli a partire dall'abolizione della legge Fornero, aumento delle pensioni minime e pensioni alle mamme; estensione delle prestazioni sanitarie.
Sulla sicurezza c'è il punto della lotta al terrorismo attraverso il controllo dei confini; rimpatrio di tutti i clandestini; introduzione del principio che la difesa è sempre legittima; carabinieri e poliziotti di quartiere.
Si torna a parlare della riforma della giustizia con la separazione delle carriere dei magistrati. Per la famiglia è previsto un maggiore sostegno con asili nido gratuiti e assegni familiari proporzionati al numero dei figli; tutela del lavoro delle giovani madri.
E' previsto, poi, un piano di edilizia scolastica, una centralità del rapporto docente-studente nel processo formativo, sostegno all'aggiornamento e meritocrazia; rilancio dell'Università italiana per farla tornare piattaforma primaria della formazione.
Forza Italia punta all'elezione diretta del Presidente della Repubblica, sulla riduzione del numero di parlamentari e l'introduzione del vincolo di mandato.
L'ultimo punto del programma è dedicato al turismo, alla tutela dell'ambiente e alle nuove tecnologie. Sotto questo profilo si prevede: lo sviluppo e la promozione di cultura e turismo; la digitalizzazione della Pubblica amministrazione; il sostegno alle start-up innovative, anche attraverso la semplificazione del crowdfunding; il risparmio energetico ed efficientamento della rete
Centro sinistra
Il Partito Democratico ha presentato il suo programma partendo dal lavoro. Propongono di ridurre il costo del lavoro di circa un punto all’anno nel corso della legislatura, portando il costo dei contributi dal 33% di oggi al 29%. Introduzione del
salario minimo garantito per tutti. Sul piano fiscale si vuole completare la misura degli 80 euro, estendendola alle partite Iva.
E' previsto un canale formativo professionalizzante che si sviluppi, in maniera integrata, a livello secondario e terziario.
Si punta sulla riduzione delle tasse per chi crea sviluppo, portando al 22% le aliquote Ires e Iri sul reddito delle piccole e grandi imprese.
Più aiuti alle famiglie attraverso una “carta universale” dei servizi di cura, che permetterà di coprire i costi di asili e baby sitter per chi ne ha bisogno. Verrà esteso il il principio degli 80 euro al mese a ogni famiglia con figli, un assegno mensile per ciascun figlio. La misura sarà graduale sulla base dell’età dei figli.
Necessario, anche per il centro sinistra, avere un fisco più semplice e in grado di ridurre la funzione di controllo, per diventare sempre di più consulente dell’azienda e del cittadino.
Si punta sulla ricostruzione delle aree colpite dal sisma, si lavorerà sul dissesto idrogeologico e si guarderà sempre di più all'edilizia scolastica.
Sulla scuola, il centro sinistra, riorganizzerà i cicli della scuola dando spazi e tempi adeguati alla continuità e alla flessibilità dei processi di apprendimento; sostenendo l’apprendimento trasversale e digitale. Lotta alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. Al centro del programma c'è la persona, si continua con la difesa dell’obbligatorietà dei vaccini; si rafforzerà l’indennità di accompagnamento.
Sulla disabilità sono previste delle azioni specifiche per le nuove generazioni, per accrescere l’indipendenza, anche economica. Investimenti sono previsti per le nuove tecnologie e programmi per partecipazione scolastica, universitaria e inserimento lavorativo.
Sulle pensioni si vuole dare piena attuazione all’accordo tra governo e sindacati del 2016. Si prevede l' introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani con carriere discontinue e redditi bassi. Continuerà la battaglia, di tutto il centro sinitra, per la concessione dello Ius Soli. Un programma fortemente europeista, si vuole dare vita agli Stati Uniti d'Europa anche attraverso l’elezione diretta del presidente della Commissione, dall’unificazione delle presidenze di Commissione e Consiglio, dalla creazione di liste transnazionali alle prossime elezioni europee, dall’istituzione di un ministero delle finanze per l’area Euro.
Movimento Cinque Stelle
I grillini partono dall'abolizione di 400 leggi, definite inutili, dallo snellimento della burocrazia statale e dall'accorpamento dei Comuni sotto i 5 mila abitanti.
Strizzano l'occhio alle fonti rinnovabili di energia. Taglio agli sprechi come principio basilare del movimento. Sotto l'aspetto della Sanità i grillini sono per la separazione delle carriere del medico pubblico da quello privato. Spicca poi il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza; riduzione delle aliquote Irpef, niente tasse per redditi fino a 10mila euro; stop alle pensioni d’oro, vitalizi, privilegi, sprechi della politica e opere inutili.
Per la famiglia poi è previsto il rimborso per gli asili nido, pannolini e baby sitter.
Introduzione iva agevolata per i prodotti di prima necessità dei neonati, per l’infanzia e per la terza età. Superamento legge Fornero.
Liberi e Uguali
Al primo posto il movimento di Piero Grasso insierisce l'Istruzione e la Ricerca. Grasso è per il superamento della Buona scuola, prevendo anche la stabilizzazione dei precari. E' previsto un investimento sul diritto allo studio e sulla progressiva gratuità dell’accesso a partire dall’abolizione delle tasse universitarie. Si punta sul lavoro attravero un Green New Deal, che apra la strada alla riconversione ecologica dell’economia, intervenendo prioritariamente su: messa in sicurezza del territorio, delle scuole, degli ospedali, degli edifici pubblici e delle abitazioni; energie alternative, risorse idriche, istruzione, sanità, trasporto pubblico, cultura, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ricerca. E' previsto un fisco più giusto attraverso la lotta all’evasione fiscale e all’elusione fiscale.
LeU è per l' estensione del Rei (reddito di inclusione) in modo da renderlo realmente uno strumento universale di contrasto alla povertà assoluta.
Si vuole adottare un piano sociosanitario nazionale per la non autosufficienza, incentrato sulla domiciliarità e articolato in funzione del grado di bisogno.
Sul lavoro, la formazione di Grasso, è per l'abolizione del Jobs Act.
Tutti questi programmi dovranno poi calarsi nelle realtà italiane, nel nostro caso siciliane. E' un rincorrersi di dichiarazioni che riguardano lo scalo Trapani-Birgi, Paolo Ruggirello, candidato al Senato per il collegio uninomale di Marsala e per il plurinominale Sicilia 01, fa quadrato attorno alla questione: “IlPD deve farsi carico di mettere in piedi tutte le necessarie contromisure e strategie per garantire l’operatività dello scalo di Birgi. Ho già chiesto sostegno al ministro Delrio, tramite l’onorevole Faraone, e chiedo di attivarsi anche all’onorevole Boschi (candidata alla Camera nel collegio uninominale Sicilia 1 – 02). Certamente, sia loro che i vertici dell’Airgest, troveranno in me un interlocutore sincero per individuare insieme un momento di sintesi. Contestualmente esprimo perplessità e diffidenza nei confronti della recente scelta del Governo regionale di smantellare il consiglio d’amministrazione di Airgest, fatta senza ascoltare le esigenze del territorio ed inserendo al suo interno, peraltro, funzionari regionali,anziché un manager competente ed autorevole. È stata una valutazione assolutamente miope oltre che non rispettosa della nostra comunità”.
Per Annamaria Angileri, candidata alla Camera per il collegio plurinominale di Trapani con i dem: “L' aeroporto è un bene comune. In questi anni il nostro territorio ha avuto prova dei miracolosi benefici di una via di comunicazione straordinaria come l'aeroporto di Trapani-Birgi. Eppure, invece di gioire dello sviluppo creato, spesso la politica si è persa dietro a sterili polemiche. Oggi dobbiamo, tutti insieme dire che non si può tornare indietro e non si può continuare a fare polemica intorno ad uno strumento così importante per la vita dei cittadini, degli studenti, degli imprenditori e di chi è diventato imprenditore di se stesso ristrutturando patrimonio edilizio che altrimenti sarebbe stato perso. La buona politica si impegni a fare di tutto, per recuperare il regolare funzionamento anche con atti di straordinaria amministrazione e restituisca serenità al territorio e speranza ai giovani volenterosi che lo popolano”.
Aprono ufficialmente la campagna elettorale i vari candidati. Questo pomeriggio, 8 febbraio, alle ore 18.00, la senatrice del Partito Democratico, Pamela Orrù, candidata alla Camera dei Deputati nel Collegio Uninominale di Marsala per la coalizione di , centrosinistra, inaugurerà il comitato elettorale in Spalti 17, a Trapani.
Domani pomeriggio sarà la volta di Marcello Linares, candidato alla Camera nel collegio plurinominale di Trapani per il Partito Democratico. L'appuntamento è all'Hotel Vittoria, a Trapani, alle ore 18. Presenzierà il capogruppo all'ARS del PD, Peppino Lupo.
Domenica mattina sarà la volta della lista “Noi con l'Italia”. Saverio Romano, leader in Sicilia del movimento, presenterà tutti i candidati dei collegi siciliani. La kermesse si svolgerà a Palermo, presso il Cine Multisala Politeama alle ore 10.
Lo stesso Romano è capolista alla Camera per il plurinominale nel collegio di Trapani.