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28/02/2018 11:50:00

Il trapanese Romeo ha partecipato ai campionati del mondo di paratriathlon

 Dopo il raduno della Nazionale Italiana organizzato a Trapani, grazie alla disponibilità dell'Aquarius Nuoto, è iniziata l' avventura sportiva extracontinentale per il trapanese Maurizio Romeo. L’atleta ipovedente, infatti, ha partecipato alla prima tappa del Paratriathlon World Cup che si è tenuto nella città di Devonport, in Tasmania (Australia). Romeo ed Ennio Salerno, la sua guida, hanno chiuso al terzo posto con un tempo di 01:11:03, in ritardo di 24 secondi dal secondo posto e di 55 dal primo. Erano al debutto stagionale in questa gara svolta sulla distanza sprint: con 750 metri nuoto, 20 chilometri di bici e, infine, un’ultima frazione di corsa di 5 chilometri.

«È stata un’esperienza travagliata sin dal viaggio, lunghissimo e faticoso, con 48 ore di volo complessive e ben cinque scali – racconta Maurizio Romeo -. Dal punto di vista atletico, smaltire la stanchezza e le dieci ore di fuso non è stato affatto semplice. Però, tutto sommato, non è andata male». L’atleta trapanese si sofferma a raccontare com’è andata la gara durante la quale c’è stato anche un imprevisto tecnico (la prima volta che succedeva). Romeo e Salerno, infatti, erano in rimonta sul tandem australiano partito prima ma alcuni problemi al cordino hanno complicato il recupero. «È stata sofferta sin dalla prima bracciata – aggiunge -. Abbiamo superato l’imprevisto tecnico e chiuso al secondo posto la frazione di nuoto. Quella in bici è stata discreta. Poi, nell’ultima frazione, abbiamo cercato di chiudere nel migliore dei modi».
Il bilancio, comunque, è più che positivo. «Sono contento perché è stata la prima gara della stagione – dice -. Nonostante ciò siamo andati fortissimi in una gara nella quale gli australiani erano favoriti per il fatto che sono a fine stagione e hanno già un buon ritmo gara». Il buon piazzamento consente a Romeo di poter guardare con fiducia al futuro. «Quest’esperienza mi ha fatto capire che ho ancora dei margini di miglioramento, nonostante l’età avanzi (ha 38 anni, ndr) – conclude -. Sono convinto che il massimo obiettivo è alla portata. So che dovrò fare tanti sacrifici come uomo, atleta, marito e padre. Mancano due anni e mezzo alla prossima olimpiade e il tecnico Leo Vona appare fiducioso soprattutto grazie ad alcune modifiche apportate nella programmazione degli allenamenti portati a 11/12 sedute settimanali che fino ad ora stanno dando segnali positivi>>