Alla gara d'appalto per la demolizione delle circa 170 case abusive di Triscina hanno partecipato solo due ditte.
A una di queste due il commissario straordinario del Comune di Castelvetrano affiderà l'incarico di abbattere gli immobili. Ma la cosa non sarà così immediata, infatti prima si aspetta la pronuncia del Tar a cui si sono rivolti i proprietari degli immobili per chiedere l'annullamento delle demolizioni. Col ricorso al Tar i proprietari lamentano l'incostituzionalità della norma invocata dal Commissario straordinario nel decidere la demolizione degli immobili. Se il Tar dovesse dare ragione ai proprietari i procedimenti di demolizione andrebbero sospesi e gli atti del processo andrebbero alla Corte costituzionale, e quindi si allungherebbero i tempi.
Per demolire i 170 immobili abusivi la Cassa depositi e prestiti ha reso disponibili circa 3 milioni di euro.
Tra le case da abbattere anche quelle intestate alle figlie di Giovanni Filardo, cugino del super latitante Matteo Messina Denaro.