Enzo Sturiano, presidente del consiglio di Marsala, la mozione di sfiducia contro il sindaco Alberto Di Girolamo aleggia in consiglio. E' stata firmata da sei consiglieri comunali, manca lei e il suo gruppo. Cosa accade?
La mozione di sfiducia è uno degli strumenti più seri, ritengo però che quando si presenta una mozione si devono creare anche delle condizioni a partire da un'attenta analisi.
La mozione di sfiducia, dunque, per lei è deficitaria di qualcosa?
E' deficitaria quando viene presentata singolarmente tenendo conto dello stato emozionale di alcuni soggetti. Io ho esperienza di mozioni di sfiducia, a Renzo Carini ne sono state presentate due e sono rimaste nel cassetto.
Dove potrebbe portare questa mozione?
Sicuramente è un atto importante che permetterà di ragione e riflettere sul contenuto e su coloro che sono i sottoscrittori del documento.
C'è un firmatario d'eccezione, non perchè gli altri non lo siano, ma se a firmare c'è un consigliere del Partito Democratico è evidente che c'è qualcosa che non va dentro questo partito. Facciamo un attimo di chiarezza partendo proprio da lei: è dentro il PD, non lo è e se non lo è perchè?
Penso che siano sotto gli occhi di tutti i dati delle elezioni.
E' stato un tonfo...
Partirei dalle regionali prima ancora che dalle nazionali. Il PD non ha un buono stato di salute, lo si vede quando un gruppo che guida la città, dove ci si è vantati di essere laboratorio nazionale, per le regionali non è in grado di esprimere una candidatura su Marsala? Su 450 tesserati si va a pescare una candidata senza tessera?
Le hanno chiesto allora un contributo?
Assolutamente no. Il candidato del mio gruppo era Paolo Ruggirello, del PD, nonostante tutta la segreteria era palesemente esposta su un unico candidato che era Baldo Gucciardi. E nonostante questo noi da soli insieme a Paolo Ruggirello usciamo con 300 voti in più rispetto a Gucciardi. Questi sono dati messi sulla bilancia e pesati.
Parliamo di nazionali?
Avevamo il nostro candidato, Ruggirello. Abbiamo sgombrato il campo. Ruggirello è stato corteggiato da altre liste ma ha fatto una scelta e si è candidato nel PD. E' dirigente del PD e se non ci fosse stata la sua candidatura e il contributo dei suoi amici cosa sarebbe stato?
Lei si aspettava questa debacle?
Anche peggio.
Peggio di così c'è la scomparsa del PD...
Se non ci fossero stati i candidati per Camera e Senato quali Anna Maria Angileri e Paolo Ruggirello il rischio di una sconfitta peggiore ci sarebbe stata.
Le analisi del voto si sprecano, che PD si immagina?
Io mi immagino un PD che sappia davvero essere guida della coalizione e della città intera. Questo attualmente manca. Chi si è assunto la guida del partito ha portato risultati fallimentari, abbiamo perso a Marsala 5 mila preferenze.
Chi lo deve guidare allora questo partito?
Questo partito deve essere guidato da persone che non hanno interessi personali o poltrone ed amici da andare a salvaguardare. Deve essere un partito che deve stare tra la gente, oggi i cittadini non si rivedono più. Nelle zone rosse di Marsala, dove sono stati eletti 5 consiglieri comunali e un vice sindaco, il movimento Cinque Stelle prende il 60%. Vogliamo parlare di questo?
Il dato è che dopo i grillini non c'è il PD ma il centro destra...
Infatti, il dato non è che vince il Cinque Stelle. Il problema è che la Lega prende 1500 consensi senza avere un riferimento in consiglio comunale.
Non pensa che una buona parte del PD abbia votato per altri partiti e non per se stesso?
Alcuni dati non tornano, il 60% nelle zone rosse significa solo che o i tesserati del PD non sono andati a votare o hanno votato per altri.
Se domani dovesse rifare questo PD a Marsala da dove partirebbe e con chi?
Intanto non dalle tessere preconfezionate date solo agli amici. Partirei dai banchetti nelle piazze iniziando a coinvolgere le persone. La gente ha bisogno di essere ascoltata, il partito non lo fa. Il partito a Marsala non ha mai fatto un'iniziativa pubblica, di carattere politico. Un partito che ha portato tanti amici ad allontanarsi. Vinciamo nel 2015 con il 70%, dall'indomani mattina prima crisi politica e tutti se ne lavano le mani. Il sindaco tiene la segreteria politica per un anno e fa nel frattempo il sindaco, quindi controllore e controllato, indirizzato e controllato.
Sturiano ci faccia capire, lei c'è o no dentro il PD?
Io dento al PD ci sono stato dando un contributo dall'esterno. Adesso pretendo che si faccia chiarezza e che il mio partito chieda a questa Amministrazione di fare chiarezza, di azzerare la Giunta e di invertire il ruolo. Se questo non dovesse accadere sono il primo a sottoscrivere la mozione di sfiducia.
Lei arriverebbe pronto a dare il suo contributo al congresso regionale del PD?
Continuo a dire bisogna capire cosa vuole fare questo partito, se deve continuare ad essere un partito conservatore o pluralista aperto anche ad altri. Voglio garanzie. Pretendo che da domani mattina ci sia il commissariamento del partito a Marsala.
Perchè lo chiede?
Io sono fermo al 31 luglio dove il PD, nella sua direzione comunale, approva un documento attraverso il quale si dicono determinate cose. Il presidente del consiglio, dicono in quella data, utilizza il consiglio comunale a suo uso e consumo per ricattare politicamente il sindaco. Questo è quello che viene detto, dicono pure che i miei amici sono banditi. Esce fuori una linea politica chiara e netta voluta dalla segretaria del circolo, Antonella Milazzo, dal sindaco e dagli assessori e da chi ha votato e approvato quel documento, consiglieri comunali compresi. In quello stesso documento aprono all'opposizione avendo interloquito con loro. La differenza sta che mentre noi abbiamo chiesto che tutto si discutesse alla luce del sole, abbiamo chiesto una verifica politica. Vogliamo sapere da chi vengono prese le decisioni per la nostra città.
Lei ha l'impressione che le decisioni vengano prese altrove per Marsala?
Prese altrove e subite dalla città, questo accade da oltre 20 anni. Questo Partito Democratico, che ha preso per ogni elezione più di 10 mila voti , ha eletto l'ultimo deputato nel 1996. Questa classe dirigente locale è serva, continuo a dire serva, di chi viene da fuori solo a condizionare scelte di questo partito. Si deve avere il coraggio di cambiare questo partito, e lo si cambia anche dall'interno, con regole chiare.