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12/03/2018 16:05:00

L'ospedale di Mazara e la sanità siciliana in prognosi riservata

Lo abbiamo detto ( anzi urlato ) in tutte le lingue e in tutte le sedi ( sia politiche che tecniche ) che la Rete di riordino ospedaliero “partorita”, nella fase pre-elettorale delle regionali, dall’ex Assessore Gucciardi del Governo regionale di Crocetta, era semplicemente insostenibile dal punto di vista finanziario e assolutamente non rispondente ai criteri del DM 70/2015, cosiddetto Decreto Lorenzin .

“Se fosse davvero entrata a regime avrebbe fatto saltare in aria i conti della Regione”. A confermarlo, non più quattro “scalzacani” sobillatori di un popolo acquiescente (così considerati da politicanti asserviti), ma addirittura, testualmente, il Procuratore Generale della Corte dei Conti Pino Zingale.

Lo stesso neo- Assessore alla Salute, Ruggero Razza, dopo aver visto i dati, avrebbe commentato “ Ci siamo salvati per un pelo”.
Insomma, servirà una nuova Rete degli Ospedali che dovrà mantenersi entro i binari della sostenibilità economica.
Anziché privilegiare interessi elettoralistici, si dovrà tenere conto, nella classificazione dei Presidi Ospedalieri, degli effettivi bacini di utenza, della viabilità e dei tempi di percorrenza soprattutto per le patologie “tempo dipendenti”, della qualità e funzionalità delle strutture ospedaliere.
In particolare, nella Provincia di Trapani, dovrà essere rivista la attuale classificazione dell’Ospedale di Mazara come struttura di base ( e quindi dotata di numero limitato di specialità), tenendo conto che:
• E’ sicuramente la struttura ospedaliera più moderna di tutto il meridione, assolutamente antisismica (requisito essenziale in una Provincia notoriamente zona sismica), rispondente, pertanto, ai criteri di staticità e agibilità e di risparmio energetico, .
• E’ facilmente accessibile in quanto terminale dell’autostrada ma anche (addirittura a piedi) dalla stazione ferroviaria.
• E’ storicamente punto di riferimento dell’utenza di tutta la valle del Belice, di Campobello di Mazara, di Petrosino, di gran parte di Marsala ( frazione Strasatti etc ). Bacino di oltre 300 mila abitanti.
• E’ notoriamente zona ad alto rischio in quanto terminale del Gasdotto africano.
• Ha una elevatissima percentuale di popolazione extracomunitaria immigrata.
• Unica in Provincia, è dotata di acceleratore lineare per la radioterapia.
L’inderogabile necessità che l’Ospedale di Mazara debba essere individuato come DEA di 1° LIVELLO che, come tale, potrà mettere in campo capacità organizzative più strutturate e maggiori mezzi tecnici di supporto, e’ anche dimostrato dalle polemiche di questi giorni riguardo le presunte disfunzioni del Pronto Soccorso, così come percepite dall’utenza. Abbiamo purtroppo dovuto registrare un durissimo atto d’accusa pubblico con un centinaio di sottoscrittori, che ha vieppiù acuito le tensioni degli ultimi giorni. “Sparare sulla Croce Rossa” e’ un diletto tutto italico e mazarese ma, pur facendo i dovuti distinguo, pur riconoscendo che spesso gli utenti fanno un uso improprio del Pronto Soccorso e sfruttano poco la “medicina di prossimità”, dobbiamo convenire che la necessità di una revisione dei protocolli e di una appropriata preparazione del personale ai rapporti con l’utenza, si impone, per la tranquillità psicologica e per l’integrità fisica degli infermieri e dei medici che debbono lavorare in serenità per “servire” al meglio i pazienti.
Se è vero che taluni familiari ( con atteggiamenti addirittura violenti, intralciando con la loro presenza le manovre di assistenza) pretenderebbero l’immortalità per i loro ammalati, anche se gravissimi e di età molto avanzata, è altrettanto vero che le lamentele (non importa se legittime o pretestuose ma comunque da non sottovalutare perché incessanti ) riguardano i comportamenti degli addetti, percepiti come sgarbati, arroganti e non professionali.
Anche se è comprensibile e ragionevole la difesa d’ufficio da parte del Commissario Bavetta, riteniamo ormai indispensabile una concreta analisi organizzativa e gestionale del Pronto soccorso, in modo da apportare i dovuti correttivi, secondo i dettami del “miglioramento continuo” proprio di organizzazioni che sanno mettersi in gioco ogni giorno, ascoltando gli utenti, applicando i principi del “custom care”, funzionale ad un Sistema Qualità da cui non si può più prescindere.
Invitiamo, pertanto, lo stesso Commissario Bavetta, di cui conosciamo la preparazione manageriale, a farsi promotore di una riqualificazione dell’Ospedale di Mazara, fino ad oggi sicuramente penalizzato da logiche politico-elettoralistiche, nel Piano di Riordino Ospedaliero da rielaborare.
Un sano ascolto della propria “clientela” non solo è doveroso, ma è anche intelligentemente utile. E noi sappiamo che l’intelligenza non manca a chi ha responsabilità di governo delle nostre strutture sanitarie, a cui ogni giorno affidiamo la vita nostra e dei nostri cari.

Centro Studi “ LA VOCE”
Vincenzo Montalbano Caracci