Il Comune di Castelvetrano perde un finanziamento comunitario di 700 mila euro per aver interpretato male il bando. Lo denuncia Luciano Perricone portavoce del movimento “Liberi e indipendenti”. Si tratta di fondi che rientrano nel Decreto Po Fesr 2014/2020.
Nel luglio del 2017, il Movimento Liberi e Indipendenti chiese un incontro ai commissari prefettizi , tramite una dettagliata lettera sull’avviso relativo al progetto :”Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di pubblica proprietà in collegamento co l’attività di animazione sociale e rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie”. In quella missiva si chiedeva ai commissari di poter attivare un progetto immediato con l’obiettivo di poter ottenere gli investimenti necessari alla ristrutturazione di locali di proprietà pubblica e con finalità legate ad attività sociali e ludico sportive.
"Precipuo scopo del bando era anche quello di legare iniziative a sostegno dei soggetti diversamente abili nelle strutture valorizzate dall’intervento con particolare riferimento al Centro Servizi di via Campobello", sottolinea Perricone. "Il progetto era stato redatto da esperti qualificati e sarebbe stato donato al comune. L’auspicato finanziamento, se ottenuto, come da dispositivo del bando, oltre a far decolare il centro costato milioni di Euro di denaro pubblico e attualmente abbandonato, avrebbe pototuto consentire anche la realizzazione di strutture sportive da destinare ai giovani del quartiere già carente di molti servizi. La nostra iniziativa progettuale - continua il portavoce di Liberi e indipendenti - presentata ai commissari nell’estate del 2017, poteva essere già valorizzata e senza nessun costo per il comune. Si chiese ai commissari di inserirla nel bando a scadere. Non ci fu intenzione di valutare la valenza di un progetto già definito e che aveva come primario obiettivo, il recupero della struttura in questione. La commissione, invece, glissando sulla proposta lanciata dal Movimento , decise di sostenere il progetto presentato dal CRESM di Gibellina e della coop. Girasole. Progetti che avevano come obiettivo la ristrutturazione di alcuni fabbricati in contrada Catalanotto . Strutture, peraltro, parecchio distanti dal centro abitato. L’idea progettuale suggerita dal Cresm e della Coop. Girasole era quella di destinare l’area confiscata di Contrada Catalanotto ad attività sociali , alla realizzazione di percorsi naturalistici e alla nascita di attrezzature sportive varie. Alla pubblicazione della graduatoria degli aventi diritto da parte della Regione Siciliana, l’amara sorpresa: il comune di Castelvetrano e il suo progetto vengono addirittura esclusi dal finanziamento con la seguente motivazione:” progetto non ammissibile ai sensi dell’ art 4. La documentazione pervenuta- secondo quanto riferito dalla nota di esclusione- non risulta rispettare le disposizioni del bando ufficiale , per l’affidamento congiunto dei soggetti proponenti”".
Per Perricone si tratta di 700 mila Euro andati in fumo per errata interpretazione del bando. "Un'altra tegola che cade sui cittadini castelvetranesi. Un'altra possibilità di dare una risposta tangibile ad un quartiere disagiato che, oltra ad avere molteplici difficoltà , si trova una struttura come quella del centro servizi , non utilizzata e che sta cominciando a rovinarsi anche per i ripetuti atti vandalici. Purtroppo continua a piovere sul bagnato. Altri soldi che tornano indietro e un’altra occasione mancata per la città e per gli abitanti di via Campobello".