Alla guida ubriaco e drogato provoca un incidente al lungomare di Marsala, ma il processo torna indietro per un cavillo.
Come nel “gioco dell’oca”, a causa di un “cavillo” giuridico sollevato dall’avvocato difensore Vito Cimiotta, torna indietro l’iter del processo al 29enne marsalese Mirko Li Mandri, che il 25 aprile 2017, sul lungomare Colonello Maltese, con la sua Renault Clio tamponò violentemente una Lancia Y, provocando gravi lesioni al conducente di quest’ultima, Vincenzo Bertolino, e risultando poi ubriaco e drogato.
Il cavillo scovato dal difensore è un “difetto di notifica” dell’avviso conclusione indagini preliminari, che ha costretto il giudice monocratico a dichiarare la nullità del decreto di citazione a giudizio.
L’avviso conclusione delle indagini fu, infatti, notificato presso la residenza di Li Mandri, che, però, dopo l’incidente, aveva eletto domicilio presso lo studio del suo avvocato.
Di conseguenza, il giudice ha dovuto dichiarare nulli tutti gli atti successivi, compreso il decreto di citazione. Le carte tornano, quindi, alla Procura, che dovrà riavviare daccapo tutto l’iter processuale.
La Renault Clio di Li Mandri tamponò la Lancia di Bertolino nel tratto di lungomare di fronte al quale, la domenica, si tiene “Mercato del Contadino”. Subito dopo l’incidente, Li Mandri venne sottoposto sia test alcolemico (risultato: presenza di 1,40 grammi per ogni litro di sangue) che a quello relativo all’eventuale uso di sostante stupefacenti. Risultando positivo anche a questo secondo esame.
Nell’avviso conclusioni indagini preliminari, infatti, si parla di cannabis e cocaina.