Si terranno oggi i funerali di Giovanni Modica, storico orologiaio classe 1922. La sua bottega, lasciatagli in eredità dal padre (che faceva lo stesso lavoro) era proprio dietro la Chiesa Madre, dove alle 16 verrà dato l’ultimo saluto ad una persona conosciuta da tutti per la sua onestà e per la sua pazienza.
Anche l’orologio della Chiesa Madre, in passato, era stato oggetto delle sue riparazioni, in un periodo in cui il tempo veniva scandito da molle e ruote dentate.
Nell’ultimo periodo della sua vita, raccontava dell’esperienza del padre Timoteo quando, un mese prima dell’uccisione di Salvatore Giuliano, quest’ultimo gli consegnò un costoso orologio da riparare. A ritirarlo sarebbe venuto un emissario del bandito con una frase precisa per farsi riconoscere: “Il sole sorge domani”.
A consegnare l’orologio, fu invece Giovanni Modica, che nella bottega aveva da poco sostituito il padre che si era ammalato.
Oggi, all’età di 96 anni se ne và un artista del tempo, che l’era del digitale non potrà mai cancellare.