Nelle prossime ore Francesco Filippi sarà interrogato dall’Autorità Giudiziaria di Trapani innanzi alla quale dovrà rispondere del reato di incendio doloso. L’uomo, nato ad Erice classe 70, residente Alcamo, vedovo, disoccupato, pluripregiudicato, si trova recluso presso il carcere di Trapani poiché tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo nella notte tra il 7 e l’8 maggio, quando si rese responsabile di un gravissimo attentato incendiario commesso ai danni dell’abitazione di proprietà della madre, dove era domiciliato, in Contrada Giovenco della frazione balneare di Alcamo Marina.
Il movente dello scellerato gesto è da ricondurre alla situazione di grave conflittualità esistente da tempo con l’anziana madre. La donna,dopo aver subito violenze e richieste di denaro perpetrate per anni da parte del figlio, si era opposta scatenando l’ira dello stesso; da lì sono iniziati i ripetuti maltrattamenti che hanno portato la donna a denunciare il figlio. Ne scaturiva una misura restrittiva per Filippi del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre, emessa dall’Autorità Giudiziaria vista anche la pericolosità sociale del soggetto il quale vanta precedenti penali in materia di armi, droga, estorsione, sequestro di persona tentati omicidi ed omicidi. Probabilmente una situazione di conflittualità mai sopita visto che l’uomo, nella notte, verosimilmente con la volontà di cagionare un danno alla madre, proprietaria, insieme agli altri fratelli di Filippi, dello stabile, aveva deciso di appiccare le fiamme alla palazzina posizionando in vari locali dello stabile le bombole a gas.
L’Autorità Giudiziaria, al termine dell’interrogatorio, fisserà l’udienza di convalida dell’arresto.