Si è svolto ieri a Favignana il 3° BioLaboratorio del Fare organizzato dal Comune di Favignana, dall’Inbar – sezione di Trapani (Istituto Nazionale di BioArchitettura) e dalla ditta Heres. Nell’ambito del Laboratorio è stato deciso un restyling dell’aula consiliare di Palazzo Florio, autorizzato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, i cui lavori, iniziati giovedì, termineranno la prossima settimana. Presenti all’iniziativa ieri gli architetti della provincia, cui sono stati riconosciuti i crediti formativi-professionali, che hanno partecipato a una tavola rotonda all’interno del Palazzo sulle tecniche costruttive e sui materiali da utilizzare, e che la prossima settimana si ritroveranno a Favignana per la definizione dell’aula. L’iniziativa di ieri ha rappresentato un’ulteriore tappa del progetto Piano del Colore - che ha quale obiettivo la valorizzazione dell'aspetto percettivo dei centri storici delle Isole attraverso un progetto di riqualificazione capace di garantire la continuità estetica tramandata dalla storia per conservare e valorizzare l'identità locale - coordinato dalla responsabile del Suap del Comune di Favignana, architetto Francesca D’amico.
Assegnato Bene confiscato alla mafia - Il Comune di Favignana nella giornata di ieri, ha assegnato, per fini di utilità sociale, un terreno confiscato alla mafia al Circolo di volontariato Legambiente ‘Isole Egadi’, che lo gestirà per la durata di tre anni. Si tratta di un terreno confiscato dalla sezione ‘Misure di Prevenzione’ del Tribunale di Trapani nel ’97, in contrada Badia, a Francesco e Vincenzo Virga, poi assegnato al Comune nel 2009 dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ed esteso 1217 mq. Il Circolo di Legambiente, presieduto da Barbara Niccolini, ha stabilito di destinarlo alla coltivazione di un orto, e di utilizzare il bene, in modo particolare, per le attività dei campi estivi di volontariato di Libera e Legambiente, coinvolgendo, inoltre, i detenuti che già in passato hanno collaborato con il Circolo locale di Legambiente, nel momento in cui sarà possibile farlo. A consegnare il bene, per conto del Comune, è stata l’architetto Francesca D’Amico