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29/05/2018 06:00:00

Ospedale di Castelvetrano. “Nessuna chiusura per Pediatria, Ginecologia ed Ostetricia"

 Non chiuderanno i reparti di Pediatria, Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale di Castelvetrano.

Le voci, nate anche dallo stesso personale medico ed infermieristico, sono state seccamente smentite dal commissario dell’Asp di Trapani Giovanni Bavetta.

Voci messe con preoccupazione, nero su bianco, in una lettera dell’ex consigliere comunale Ninni Vaccara (oggi nel movimento civico “Insieme si può”) che erano state indirizzate alla commissione straordinaria del comune della città e, appunto al commissario dell’Asp Giovanni Bavetta.

 

Quest’ultimo, oltre a mettere l’accento sulla totale falsità di queste voci che temerebbero un trasferimento dei reparti all’ospedale appena ristrutturato di Mazara del Vallo, ha sottolineato che l’ospedale Vittorio Emanuele, “come previsto nella rete ospedaliera, passa da meno di 100 posti letto attivi, a 112. A Castelvetrano vengono confermati i reparti di:  Cardiologia, Chirurgia generale, Medicina generale, Oncologia, Ortopedia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Terapia intensiva, Anatomia patologica e Pronto soccorso – ha spiegato Bavetta - Vengono aggiunte invece l'UTIC, l'unità di terapia intensiva coronarica, la Geriatria, l'Oculistica, l'Ematologia, la Neonatologia, la Lungodegenza oltre che Farmacia ospedaliera, Radiologia e Laboratorio analisi”. 

 

Insomma, un falso allarme.  Che però, secondo il commissario dell’Asp, rientrerebbe in un copione già visto, fatto di “interessi e calcoli politici”. “Un copione – ha aggiunto - che abbiamo già visto, proprio a Mazara del Vallo, quando si creavano comitati 'spontanei' perché si era 'certi' che l'ospedale di base dovesse avere solo quattro reparti e senza punto nascita, mentre i fatti li hanno presto smentiti”.
Critica che l’ex consigliere Vaccara intuisce non essere riferita a lui:

Per quanto riguarda l’etica e i meri interessi o calcoli politici , sono sicuro che il dottor Bavetta si riferiva ad altri soggetti che vivono di politica  dentro la sanità trapanese   e che qualche mese fa si sono confrontati per la campagna elettorale  durante le elezioni regionali. Per sua conoscenza,  il sottoscritto non ricopre nessun incarico elettivo né di nomina politica, agisce da cittadino comune, facente parte del movimento civico “Insieme si può”, che si interessa della propria città e del proprio territorio in un periodo molto particolare per Castelvetrano, che si ritrova senza sindaco, senza amministrazione comunale e senza nessun rappresentante politico.”

Nello stesso tempo mostra di gradire l’intervento di Bavetta, ringraziandolo “per la celerissima risposta al nostro intervento e mi fa piacere che abbia fatto finalmente chiarezza su quello che è l’organico dei posti letto attivi, la conferma di tutti i reparti, l’aggiunta delle UTIC e la disponibilità dei nuovi primari e dei concorsi per quelli mancanti.”

 

Un brutto sogno dunque, spazzato via dal ritorno alla “normalità”. Una normalità dove le preoccupazioni vengono generate da voci, forse frutto di una carenza di comunicazione interna dell’ospedale di Castelvetrano. Un ospedale che fa parte di una Asp commissariata, in una città commissariata.

Egidio Morici