A Roma non sono bastate le proteste fatte dal Pd e da Forza Italia, il decreto Milleproroghe, che contiene il rinvio dell'obbligo dei vaccini per i bambini del nido e delle materne, è stato approvato con 148 si.
Il testo passerà ora alla Camera ma la trattazione non avverrà prima di settembre, nel frattempo i genitori dovranno produrre per i propri figli una autocertificazione, nessun controllo dagli organi preposti ma si faranno bastare la dichiarazione di un genitore.
Come se a scuola anziché bambini ci fossero sacchi di patate, e anche quelle se non curate marciscono.
Non si fanno intimorire i Dirigenti scolastici e i presidi, la situazione a settembre all'apertura delle loro classi verrà regolata con l'applicazione del decreto Lorenzin e la deroga prevista dal Ministro Giulia Grillo, cioè l'autocertificazione del genitore anziché il certificato dell'Asl.
L'emendamento è stato voluto dai grillini e dai leghisti, indebolisce la struttura vaccinale che prevede 10 vaccini per i bambini.
Giorgio Trizzino, parlamentare pentastellato ma anche direttore sanitario del Civico di Palermo, è contrario alla norma: “Prima di qualsiasi vincolo sociale bisogna che venga rispettato l’obbligo alla tutela della salute propria ed altrui. Quindi non si ritenga che per garantire l’accesso agli asili nido ed alle scuole materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull’obbligo a vaccinare i bambini. O che si ritengano inutili le vaccinazioni in età neonatale. O che con la scusa di una corretta informazione sia ipotizzabile una qualsiasi forma di deroga sul tema dell’obbligo vaccinale”.
Trizzino spiega poi la mancata vaccinazione a cosa porterebbe: “Ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche”.
In un Paese come l'Italia dove ancora il morbillo rappresenta un'emergenza si pensa di far bastare a scuola una semplice autocertificazione.
I genitori, furbetti, che non si nascondono nemmeno sui social, pensano di poter aggirare l'ostacolo con una autocertificazione falsa, come documenta questo post su Facebook.
Sulle vaccinazioni si è espresso Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, che si è già confrontato con la Ministra Grillo: “Sono certo che alla fine prevarrà il buonsenso e si eviterà di compiere passi indietro che potrebbero risultare pericolosi”.
Il gruppo parlamentare ARS del PD ha presentato un ordine del giorno al governo regionale che riguarda proprio i vaccini e il rischio che la salute pubblica corre.
“La Sicilia – dicono i deputati PD - è una delle regioni nelle quali si sono registrate percentuali sulle coperture vaccinali inferiori alla media nazionale e, in ogni caso, al di sotto della percentuale del 95% ritenuta dall’OMS ottimale perché si verifichi il cosiddetto ‘effetto gregge’, che consente un’efficace protezione per la popolazione”.
Non è diversa la voce delle altre Regioni che minacciano di ricorrere alla Corte Costituzionale, a dichiararlo è Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della conferenza delle Regioni: “ Lavoriamo perché non passi in Parlamento, altrimenti siamo pronti a ricorrere alla Consulta, perché la Sanità non è una materia esclusiva di competenza dello Stato”.
L'Umbria minaccia di dotarsi di una legge interna da applicare che va nella direzione dei pro-vax, così anche la Campania.