Si è abbattuta una bufera sulla Guardia Costiera di Castellammare del Golfo dopo quello che è successo alla processione in mare in occasione dei festeggiamenti per la Madonna del Soccorso, patrona della città.
Come abbiamo raccontato su Tp24.it nei giorni scorsi c'è stata una “singolare” partecipazione alla processione. Al seguito dell'imbarcazione con il simulacro della Santa, c'erano non solo migliaia di barche di fedeli, ma anche un'unità della Guardia Costiera di Castellammare. Nulla di strano, l'imbarcazione per motivi d'ordine seguiva la processione come di dovere.
Solo che a bordo di questa motovedetta c'erano, oltre ai membri dell'equipaggio in divisa, anche dei civili, tanti civili. La barca era infatti piena. Una circostanza documentata con foto e video. Si può fare?
Sulle unità della Guardia costiera – come in altri mezzi delle forze dell'ordine - non è consentito far salire persone non autorizzate. Bisogna dire che l'imbarcazione era stracolma, come testimoniano le immagini, e che se, malauguratamente, ci fosse stato un incidente in mare, una necessità di intervenire d'urgenza, sarebbe stato complicato per i militari soccorere celermente.
Proprio per questo la vicenda non è piaciuta ai gradi più alti della Guardia Costiera in provincia. Dopo il nostro articolo infatti è scattata un'indagine interna avviata dalla Capitaneria di porto di Trapani, guidata dal Comandante Franco Maltese.
E' lo stesso Comandante a confermare che si stanno facendo verifiche e che è stata chiesta una relazione al comandante dell'ufficio locale marittimo di Castellammare, da cui dipende quella motovedetta.
Intanto ufficiosamente fonti dell'Ufficio locale marittimo di Castellammare smentiscono alcune dichiarazioni rese a Tp24.it dal vice comandante, come quella sulla presenza a bordo di un “ammiraglio” che avrebbe anche dato il “benestare”. In più è stata smentita la presenza, nel corteo di imbarcazioni che durante la processione seguiva il simulacro, di una motovedetta dei Carabinieri.
Quello che è successo a Castellammare del Golfo è stato uno "scivolone" ha creato un po' di lavoro extra per la guardia costiera che in questo periodo è impegnata, tra le altre cose, in vicende molto importanti e delicate come le operazioni di salvataggio in mare di migranti, e un continuo braccio di ferro con le istituzioni politiche e in particolare con il Ministero dell'Interno.