Aggredisce tre carabinieri e minaccia di morte i propri genitori. A seguito di una perquisizione domiciliare da parte dei militari, sabato scorso è stato arrestato per minacce, resistenza a pubblico ufficale, oltraggio e lesioni personali aggravate il castellammarese Stefano Di Falco di 35 anni. Questo il comunicato dei militari dell'Arma:
I Carabinieri del Comando Stazione di Balata di Baida (TP), nel pomeriggio di sabato 25 agosto hanno tratto in arresto, per minacce, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e lesioni personali aggravate il pregiudicato castellammarese DI FALCO Stefano, classe 1983, residente a Castellammare del Golfo (TP) ma domiciliato a Como (CO).
I Militari dell’Arma intervenivano, nel pomeriggio di sabato, presso l’abitazione dell’uomo, soggetto a loro molto noto, dovendo eseguire una perquisizione domiciliare che scongiurasse il suo possesso di eventuali armi.
Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma spiegavano al DI FALCO il motivo della loro presenza ma, udite le parole dei Carabinieri, l’uomo cercava immediatamente di impedire ai militari di compiere il loro dovere, opponendosi fisicamente ed aggredendoli con spintoni e calci.
Nonostante i Carabinieri tentassero di ricondurlo alla calma, il DI FALCO andava letteralmente in escandescenze e, scatenando la sua ira anche contro i genitori minacciandoli di morte e apostrofandoli con epiteti irripetibili, continuando ad aggredirli in un crescendo di violenza inaudita, al punto tale da costringere i militari ad arrestarlo.
A seguito dell’aggressione, tre militari riportavano lesioni per le quali dovevano ricorrere alle cure dei sanitari presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alcamo, che dopo aver prestato le prime cure del caso, riconoscevano i militari necessitanti di un periodo di convalescenza.
Al comportamento dell’uomo, particolarmente pericoloso, si aggiungevano i timori confessati dai familiari, i quali chiedevano ai Carabinieri di aiutarli in quanto preoccupati che il DI FALCO potesse attentare anche alla loro incolumità.
L’uomo veniva quindi tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, veniva associato - su disposizione dell’Autorità Giudiziaria - presso la Casa Circondariale di Trapani, in attesa del rito direttissimo svoltosi ieri, a seguito del quale gli è stato imposto il divieto di dimorare in provincia di Trapani e di comunicare in qualsiasi modo con i familiari residenti a Castellammare del Golfo.