Nicola Rizzo, sindaco di Castellammare del Golfo, si è insediato da pochi mesi che città ha ereditato?
Mi sono insediato a fine giugno ed ho ereditato una città con tanti problemi, alcuni atavici come la carenza d’acqua e il depuratore, altri più recenti riguardanti ad esempio la viabilità e i servizi. Su questi siamo già al lavoro.
La sua candidatura è stata trasversale, ha unito anime di centrodestra e di centrosinistra. Lei dove si posiziona? Forza Italia dice di averla sostenuta e i militanti del Pd litigano tra di loro perchè sostengono che i vertici del partito non hanno fatto votare il vecchio sindaco ma lei...
Ho una storia politica di centrosinistra ma in queste ultime elezioni ho voluto proporre un programma che aggregasse, che guardasse agli interessi della città e dei cittadini al di là di schieramenti ed appartenenze. Evidentemente ho avuto ragione poiché i cittadini sono stanchi delle beghe politiche e chiedono programmazione concreta.
Rizzo, le emergenza per la città che sta affrontando quali sono?
Appena insediati si è subito presentata l’emergenza idrica legata al fatto che la Regione chiede ai Comuni di prendere in consegna le reti ma non prevede un accompagnamento nel percorso di gestione, né risorse di alcun tipo da trasferire ai Comuni. Sono stato eletto presidente dell’ATi, l’assemblea territoriale idrica di Trapani e a nome dei 16 Comuni che ne fanno parte ho chiesto al presidente della Regione e al dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, l’istituzione di un tavolo politico-tecnico ribadendo l’impossibilità dei Comuni di farsi carico della consegna degli impianti. in riferimento proprio a questa emergenza il consiglio comunale di Castellammare, all’unanimità, ha approvato un ordine del giorno per affrontare il problema acqua in tutti i suoi aspetti. Un’altra emergenza è quella rifiuti legata anche al senso civico dei cittadini. Discariche bonificate vengono riformate dopo poche ore. Da parte nostra stiamo lavorando per il miglioramento del servizio e per l’incremento della differenziata anche con controlli mirati.
Gli eventi estivi e il Piano viabilità ha messo già alla prova la sua Amministrazione Comunale. C'è sinergia tra pubblico e privato?
Sì, c’è sinergia e questa amministrazione comunale è pronta e aperta ad ascoltare le istanze dei privati. Un esempio in tal senso è la predisposizione di un altro bus navetta in centro, oltre ai due gratuiti da noi previsti, richiestoci dalle attività commerciali che hanno affrontato la spesa e che abbiamo subito autorizzato nel percorso, proprio perché da noi era partita la richiesta di collaborazione accolta dai privati.
Lei ha chiesto alla Regione di accelerare i lavori per il via alla realizzazione del depuratore, indispensabile per la città per fronteggiare la costante crisi idrica. A che punto siamo?
Ho avviato un fitto dialogo con gli Enti preposti perché il depuratore è un’opera indispensabile per la tutela ambientale della nostra città, che da troppo tempo attende un trattamento adeguato delle acque. Ho incontrato i funzionari del commissario Rolle, nominato dal Governo per accelerare le procedure di realizzazione degli impianti di depurazione in Sicilia, ed ho chiesto di concordare le misure necessarie per accelerare i tempi e i termini della realizzazione del depuratore. Intanto il genio Civile ha inviato la documentazione riguardante la riduzione del rischio idrogeologico sul sito e il IV settore dell’ufficio tecnico comunale sta predisponendo tutti gli atti da inviare all'assessorato al territorio e ambiente.
L'emergenza rifiuti ha colpito tutti i Comuni della Sicilia. Castellammare a che percentuale si assesta e che misure si intenderanno intraprendere per l'aumento della differenziata?
Per quanto riguarda la raccolta differenziata siamo su una percentuale alta per le zone servite porta a porta ma il dato si abbassa superando il 30 per cento nelle altre fasce. Molto dipende dalla collaborazione dei cittadini e stiamo predisponendo precisi controlli per far rispettare il corretto conferimento. In centro storico la percentuale è buona ma il contratto d’appalto non tiene in considerazione zone periferiche come Fraginesi che non sono servite e dunque fanno abbassare la percentuale di differenziata e per le quali bisogna prevedere interventi straordinari. Contiamo molto sulla gara, superiore a milione di euro, in corso all’Urega, che prevederà il servizio anche per la zona di Fraginesi e periferie. Puntiamo all’attivazione del Centro comunale di raccolta per il quale poco prima del nostro insediamento era già stata individuata un’area ma non è mai stato attivato il centro raccolta perché non era ancora confiscata ma sequestrata alla mafia. Abbiamo chiesto immediatamente la destinazione del sito subito dopo la confisca che è avvenuta a fine luglio e ritengo che a breve, pur non potendo dare date certe, potrà essere avviato il centro comunale di raccolta.