«In fase conclusiva l’iter per la riduzione del rischio idrogeologico riguardante il sito dove sorgerà il nuovo impianto di depurazione poiché, dopo le opere di riclassificazione, la documentazione doveva essere inviata all’assessorato regionale per l’assenso sulla riduzione rischio frane.
All’atto dell’insediamento ho immediatamente sollecitato il Genio Civile che ha inviato i carteggi ed ho incontrato l’assessore Pierobon. Dopo un continuo monitoraggio posso dire con soddisfazione che già cominciamo a raccogliere i primi frutti. Adesso si potrà partire con la progettazione». Lo afferma il sindaco Nicola Rizzo che prosegue: «La politica ambientale è tra le priorità di questa amministrazione e fin dall'insediamento ho avviato un costante e fitto dialogo con gli Enti di competenza perché il depuratore è un’opera essenziale per la tutela ambientale della nostra città. Proprio perché Castellammare da troppo tempo attende un trattamento adeguato delle acque abbiamo chiesto di attivare una procedura di urgenza: ho incontrato l'assessore Pierobon ed ho chiesto, con nota ufficiale, misure urgenti e straordinarie per intervenire sul Golfo di Castellammare a prescindere dal nuovo impianto. Ho anche incontrato lo staff del commissario Rolle, nominato dal Governo per accelerare le procedure di realizzazione degli impianti di depurazione in Sicilia -prosegue il sindaco Nicola Rizzo-, concordando le misure necessarie per accelerare i tempi e i termini della realizzazione del depuratore ed i funzionari dell’assessorato Territorio ed Ambiente per programmare la procedura d’urgenza per la Via- Vas (valutazioni di impatto e strategica ambientale). Intanto il genio Civile ha inviato la documentazione riguardante la riduzione del rischio idrogeologico sul sito e l’ufficio tecnico comunale ha predisposto tutti gli atti. Ho provveduto a depositare personalmente gli atti all’assessorato e ciò ha consentito di inserire la riduzione del rischio idrogeologico all’ordine del giorno della conferenza programmatica che si terrà il 27 settembre in assessorato. La rimodulazione del rischio PAI, cioè il piano di assetto idrogeologico, consente di sbloccare il progetto. Adesso di fatto si potrà procedere». Il commissario straordinario unico per sbloccare i progetti di depurazione fermi da anni ha a disposizione una contabilità speciale che comprende tutte le risorse della delibera Cipe n. 60 del 2012 con la quale è stato finanziato, con 23 milioni e 500mila euro, il depuratore di Castellammare perché tra i Comuni in procedura d’infrazione comunitaria per la mancata depurazione delle acque reflue e su cui l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea a una sanzione pecuniaria. Il finanziamento è di 18 milioni 500 mila euro per il depuratore di Castellammare e di 5 milioni di euro per il sistema fognario di Scopello.
«Siamo molto attenti all’ambiente e ad agosto abbiamo emesso un’ordinanza di divieto balneazione nel tratto di costa di Cala Petrolo dove lo scaricatore di piena che si mette in funzione dopo forti piogge, riversava nella cala acque miste. A salvaguardia della salute dei cittadini abbiamo vietato la balneazione temporanea nel tratto di costa, dal castello fino alla punta campana -precisa il sindaco Nicola Rizzo-. Alcuni giorni dopo l’Asp di Trapani ha effettuato degli accertamenti sulle acque comunicando che le riteneva idonee alla balneazione perché con parametri rientranti nei limiti di legge. Abbiamo quindi revocato il divieto temporaneo di balneazione predisponendo però che sia attivo tutte le volte che lo scaricatore di piena per le forti piogge riversa a mare acque miste e fino a quando gli esami, effettuati ogni volta dall’Asp di Trapani, non risulteranno idonei per la balneazione. La tutela del nostro mare e del nostro ambiente in generale –conclude il sindaco Nicola Rizzo- è un punto sul quale interverremo con attenzione costante come già fatto in questi primi mesi».