Non era presente all'udienza preliminare del procedimento che lo vede protagonista. Non c'era, a Caltanissetta, Antonello Montante, chiuso dentro una cella del carcere Malaspina da maggio. Il procedimento riguarda lui e altre 18 persone coinvolte nell'operazione “Double face”.
L'ex paladino dell'antimafia è accusato di aver messo in piedi un vero e proprio sistema di spionaggio a suo uso e consumo composto da politici, forze dell'ordine, servizi segreti, imprenditori, pronti a fornire informazioni segrete su indagini e altro all'ex capo di Confindustria Sicilia. Non c'era lui, grande assente. Ma non c'era neanche nessuno del Ministero dell'Interno che, citato come parte offesa, non si è costituito parte civile.
Si sono costituiti parte civile invece in 21, tra enti pubblici e soggetti privati. Come i giornalisti Attilio Bolzoni e Ganpiero Casagni, l'imprenditore Pietro Di Vincenzo, predecessore di Montante a Confindustria che sarebbe stato fatto fuori per un “complotto”. Gli enti pubblici che hanno chiesto di costituirsi parte civile sono la Regione Siciliana, il comune di Caltanissetta, la Camera di Commercio. Su tutte le richieste di costituzione di parte civile il gup David Salvucci deciderà nei prossimi giorni, e darà comunicazione nella prossima udienza del 25 ottobre.