Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, in merito all’aeroporto di Birgi e al turismo in provincia dice basta, di cosa si è stancato?
Mi sono stancato e ci siamo stancati non solo come sindaci e comuni ma credo anche come cittadini. Assistiamo ad una sorta di duello a distanza tra l’assessore regionale Turano e il sottosegretario Santangelo che si dicono di tutto dimenticando che alla fine devono trovare soluzioni ma quanto meno le trovassero sulle infrastrutture strategiche perché se la discussione riguarda il reddito di cittadinanza del cittadino del quartiere Cappuccinelli e non invece sulle infrastrutture di valenza strategica, io credo che questo Stato stia andando in malora. Se poi a livello regionale, l’assessore si sente leso sul suo impegno politico e scarica sui comuni quello che non va, nonostante per tre anni abbiamo finanziato il co-martketing – eemo caso in Italia – secondo me una dritta se la deve dare.
Ma Turano dice anche un’altra cosa, dalle altre parti sono i comuni che sostengono l’aeroporto, il nostro è l’unico aeroporto italiano in cui la Regione fa la parte del leone e mette i soldi e i sindaci sanno solo lamentarsi.
Io al gioco di Turano non ci sto. Turano ha un problema che è quello di saper dimostrare di trovare le soluzioni rispetto ai problemi che ci sono.
Se ci fosse ipoteticamente la vendita delle azioni Airgest, il Comune di Trapani potrebbe partecipare all’acquisto?
Assolutamente no.
Ed è quello che dice Turano, non volete partecipare.
Turano il gioco delle quattro carte con me non lo fa. Io mi debbo occupare di togliere la spazzatura dalle strade, della differenziata spinta, mi debbo occupare delle scuole, degli impianti sportivi, mi debbo occupare di una città che ho trovata ridotta a fanalino di coda, mi debbo occupare semmai, assieme agli altri comuni, della promozione d’ambito territoriale, se la Regione e lo Stato non sono capaci di far funzionare ferrovie, autostrade, aeroporti e porti, allora cambiate mestiere, non è che si possono occupare solo del sussidio del povero cristo o della pratichetta che interessa l’agricoltore per mettere broccoli – scusate la volgarità – o puntare sul biologico.
Sindaco Tranchida, per il nostro territorio non sarebbe opportuno cambiare prospettiva e ragionare non in termini di aeroporto che rimane un mezzo, una porta, ma in termini di promozione del territorio, di destinazione?
Condivido in pieno, io ho anche polemizzato in maniera affettuosa con il collega Giuseppe Pagoto di Favignana, presidente del distretto turistico, dicendo che dobbiamo cambiare verso. Stato e Regione si occupino delle infrastrutture compreso l’aeroporto e noi ci dobbiamo occupare di valorizzare la destinazione. Noi dobbiamo attrarre nel nostro territorio e non intendo solo la città di Trapani ma ragiono con una logica di sistema per la destinazione Trapani Sicilia Occidentale e mettere su un’azione, una capacità strategica nei paesi collegati, su Trapani e su Palermo, in termini di tratte e fare una promozione della destinazione. Poi dobbiamo occuparci di far funzionare meglio i nostri servizi, sia in termine di decoro dei luoghi e fruizione turistica e culturale, tanto per le nostre comunità quanto per il turista, questo è il nostro mestiere e questo dobbiamo fare. Per tre anni ci siamo sostituiti all’incapacità della Regione e alla mancanza dello Stato, adesso se c’è un governo nazionale e uno regionale si diano una mossa.
Riguardo ai rifiuti a Trapani si sono registrate questa estate una serie di false partenze. Parte davvero la differenziata?
Noi abbiamo iniziato il 13 giugno, il giorno del mio insediamento, a togliere discariche a destra e a manca. In corso d’opera abbiamo trovato non solo discariche ma di tutto e di più. Abbiamo trovato i rifiuti dentro il sistema fognario, abbiamo accelerato le procedure per la differenziata spinta porta a porta. La ditta ci ha rifilato un mezzo pacco, forse non erano pronti e abbiamo dovuto rimandare. Il 2 di ottobre li abbiamo richiamati per firmare e lo hanno fatto, ora hanno tre mesi di tempo per iniziare. Adesso stiamo discutendo di tutto, di come possiamo iniziare, della consegna a domicilio dei contenitori, di una campagna di informazione e sensibilizzazione e già lunedì faremo un primo incontro con le associazioni culturali e gli amministratori di condomini per chiedere loro di darci una mano di aiuto, cosa che chiederò anche ai parroci.
C’è già una data di partenza?
Si parte il 2 di gennaio, non si andrà a regime in ogni frazione della città. Io preferirei iniziare dalle zone agricole da un lato e dalle frazioni sud e poi passare al centro storico e alle attività commerciali e arrivare nel giro di trenta/sessanta giorni all’ultima casa della città, ammesso che esista dal punto di vista geografico un’ultima casa.
In questo momento il dato bassissimo di Trapani fa crollare la media provinciale della differenziata.
Parliamoci chiaro, io non mi posso prendere la responsabilità per le scelte infelici fatte da tanto tempo in questa città che è l’unica che non ha mai iniziato la differenziata.
Ma lei è sindaco da Giugno, Cristaldi in tre mesi ha fatto la differenziata e ha raggiunto percentuali importanti.
Noi faremo la differenza in corso d’opera. Non puoi inventarti un appalto in tre mesi, devi avere una struttura e una organizzazione, recupereremo sul tempo perduto e su questo do la mia parola.
Giacomo Tranchida, che fine hanno fatto i cinesi che dovevano organizzare il Natale a Trapani?
Io ho fatto un avviso pubblico, non si sono presentati e andiamo avanti lo stesso. Presenteremo tra qualche giorno un programma di iniziative a riguardo.
Continua...