Si finge santone guaritore e perseguita una donna. Accade a Mazara del Vallo.
Nel pomeriggio di mercoledì 28 novembre 2018, personale della Squadra “Pegaso” della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo diretto da Damiano Lupo ha notificato e dato esecuzione ad ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa a carico di S.I., cittadino macedone di 57 anni.
In particolare, a partire dalla fine del mese di maggio 2018, S.I. approfittando di un momento di debolezza della vittima (una donna mazarese di 41 anni) dovuto a problemi personali, dopo essersi spacciato per santone guaritore ed averla incontrata più volte con il pretesto di risolverle i problemi, allorquando la donna decideva di interrompere ogni incontro, invaghitosi della stessa e non rassegnandosi a tale decisione, poneva in essere una serie di condotte vessatorie consistenti in continue telefonate, invio di messaggi scritti e vocali, pedinamenti tali da cagionare in pregiudizio della donna un perdurante e grave stato di ansia e paura con conseguente perdita di peso e costringendola a mutare le proprie abitudini di vita.
La misura cautelare emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Marsala, ha origine da una denuncia presentata dalla donna presso il Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo nel giugno di questo anno.
L’evolversi della situazione attentamente seguita e cristallizzata da personale della Sezione Investigativa del Commissariato che ha avviato le opportune indagini ha consentito di dimostrare il crescendo degli atti persecutori ai danni della donna e di far emergere un quadro indiziario di assoluta gravità.
L’attività dei poliziotti del Commissariato, sotto le direttiva della Procura della Repubblica di Marsala, ha consentito di ottenere gli indizi sufficienti affinché l’Autorità Giudiziaria potesse emettere l’attuale dispositivo che vieta all’uomo di avvicinarsi ai luoghi solitamente frequentati dalla vittima che, per un periodo, è stata costretta, per sottrarsi alle pressioni, a lasciare Mazara del Vallo. Inoltre il personale del Commissariato che ha curato questo delicato e particolare intervento ha fornito sin da subito alla donna tutte le necessarie tutele ed informazioni per salvaguardare se stessa durante questa drammatica vicenda