Lucia Perez, l'8 ottobre del 2016, fu drogata, stuprata, impalata e lasciata morire davanti all'ospedale di Mar del Plata, vicino a Buenos Aires, dai suoi tre violentatori.
Un caso di orribile violenza che scosse l'intera Argentina.
I medici che hanno provato a salvarla pensavano che la 16enne fosse morte di overdose, ma una volta fatta l'autopsia il medico legale appurò le sevizie subite dalla giovane.
Per il brutale omicidio furono arrestate tre persone: Matías Farías, 23 anni, Juan Pablo Offidani, 41, spacciatori, con l'accusa di stupro e omicidio; un altro uomo invece è stato accusato di favoreggiamento e occultamento di cadavere, avendo aiutato gli altri due a lavare e rivestire il corpo della ragazza.
Nelle ultime ore l'assurda sentenza dei giudici, che hanno assolto i tre sostenendo che la teenager fosse una drogata, oltre che consenziente al rapporto sadomaso. Una sentenza che ha riaperto la ferita, indignando l'opinone pubblica argentina e aprendo un vero e proprio caso politico nel Paese.