Il tribunale penale Trapani ha condannato Gaspare Randazzo, titolare di un noto ristorante di Castellammare del Golfo, nonché di una pescheria molto rinomata, alla pena di 7 mesi reclusione per il reato di stalking il danno del cognato (marito della sorella).
Parte offesa, quindi la persona vittima di stalking, è Simone Cusumano. Un nome noto alle cronache giudiziarie recenti. Si tratta infatti del dirigente del Comune di Castellammare recentemente arrestato ai domiciliari nell'inchiesta su favori e corruzioni tra Alcamo e Castellammare.
La condotta persecutoria è stata perpetrata in danno di Cusumano per motivi strettamente familiari, estranei cioè alla vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto nell'ambito di presunta responsabilità connesse a rapporto di pubblico impiego. I fatti si riferiscono all'estate 2017.
La difesa di Randazzo, assistito dall'avvocato Enrico Tignini del foro di Palermo, ha cercato di provare che l'imputato era “intervenuto” a tutela della sorella per una presunta storia di maltrattamenti subiti da quest'ultima a causa del marito.
Una giustificazione smentita in fase dibattimentale. La stessa moglie di Cusumano – assistito dall'avvocato Fabio Sammartano del Foro di Trapani – ha smentito in aula di esser stata maltrattata. L'imputato oltre ai 7 mesi di reclusione, pena sospesa, è stato condannato al risarcimento danni in favore della parte civile, Cusumano. Risarcimento che verrà quantificato dal giudice civile. Randazzo dovrà anche sostenere le spese legali.