Si è svolta sabato la conferenza stampa, a Trapani, del sindaco Giacomo Tranchida.
Accanto al Primo Cittadino c'erano Peppe Guaiana, presidente del consiglio e la giunta al completo.
Tanto lavoro già svolto nei sei mesi di insediamento e altrettanti cantieri e progetti aperti per il futuro.
Alta l'attenzione sulle due infrastrutture nevralgiche non solo per Trapani ma per l'intera provincia: porto e aeroporto.
Sullo scalo di Birgi Tranchida chiede alla Regione di accelerare i tempi per una soluzione che possa soddisfare il territorio, attrarre turisti e spendere meglio il brand della Sicilia occidentale.
Non le ha mandate a dire nemmeno al sindaco di Marsala, Alberto di Girolamo, che è capofila nella interlocuzione con tutti gli altri Comuni della provincia, per Tranchida il sindaco Di Girolamo farebbe bene a dimettersi, sostiene di non doversi addossare tutte le responsabilità ma rischia, di fatto, di rimanere con il cerino in mano, ovvero dovrebbe chiedere alla Regione come investire gli undici milioni di euro disponibili per fare ripartire Birgi.
A rilanciare è lo stesso Comune di Trapani con una operazione di marketing territoriale, proponendo ad altri Comuni di sposare il progetto. Ma non solo, Tranchida mira a far diventare Trapani capitale europea della cultura, valorizzando non solo il centro città ma i quartieri popolari con azioni mirate, a cominciare proprio dalla cultura, la cui delega è in mano all'assessore Rosalia d'Alì.
Nessun stravolgimento, l'agenda la detta il programma di governo che è stato sottoscritto da una coalizione trasversale, che è stato votato dai cittadini: non tutto avrà una realizzazione immediata, dice.
Non c'è soddisfazione per l'operato dei dirigenti comunali, e proprio per tale ragione ci si è già rivolti a consulenti esterni per la realizzazione di nuovi servizi.
Un Comune ingolfato, quello ereditato, da far diventare snello e scattante: il 7 gennaio si partirà con la raccolta differenziata del porta a porta, si va verso un affidamento esterno per i servizi che riguardano la riscossione dei tributi e per il servizio idrico integrato.
Alla giunta Tranchida manca un altro componente, la sua ricerca dura da qualche mese: giovane, uomo o donna non importa, che non abbia dei conflitti di interesse con il Comune e che abbia competenze notevoli nell'Urbanistica.
Nessuna apertura in giunta al momento ai partiti, nessun ingresso del Pd, di cui Tranchida in conferenza stampa stenta anche a pronunciare nome e a capirne la sigla, ride sornione e poi risponde alla domanda: “Fino a novembre 2019 i partiti non entreranno”.
Il rispetto delle regole non è solo chiesto ai suoi alleati ma all'intera città, che amministra, tiene a precisare, senza bandiere.
Lotta, dunque, all'abusivismo del mercato ittico e alla prostituzione, grazie alla Polizia Municipale, nessuna rimodulazione dell'ordinanza che impone il limite di decibel al centro storico. Lavoro certosino anche per le scuole di pertinenza comunale: “Le scuole non devono essere belle, devono essere sicure”.
Un occhio vigile alle elezioni del presidente del Libero Consorzio nel 2019, carica che Tranchida non disdegnerebbe.
Un modello di sviluppo della città di Trapani che passerebbe anche dall'Università di Palermo, guardando a facoltà diverse dal corso di studi in Giurisprudenza: “Abbiamo più avvocati che disoccupati. Non possiamo continuare a sfornare laureati in Giurisprudenza, dobbiamo cambiare il tiro, ed avere eccellenze, e quindi le infrastrutture, come ad esempio il campus universitario di Erice, o la riqualificazione delle aree vicine al polo didattico di Trapani".
Sulla Sanità e sulla radioterapia, servizio non ancora attivo unitamente ad altri, Tranchida allude ad un braccio di ferro romano, che potrebbe passare da un sottosegretario di governo.
Insomma, il modello Tranchida come modello da esportare.
Non ne fa un mistero, intende esserci sia a Marsala nel 2020 che a Mazara nel 2019.
Le voci, sempre più insistenti, che vedrebbero il formarsi di una coalizione ampia e trasversale che appoggerebbe l'attuale assessore Andreana Patti come candidata sindaco di Marsala, trovano fondamento nelle parole di Tranchida: “Ci sono intelligenze che vanno utilizzate, e altre che sono ormai su percorsi deragliati".
A Mazara, invece la lista creata in occasione delle amministrative del maggio 2019 sarebbe schierata in favore del candidato sindaco Salvatore Quinci, attuale direttore dell'ufficio territoriale di Marsala dell'Agenzia delle Entrate.