Alla prima asta annuale del mercato del pesce di Tokyo un tonno rosso da 278 chili è stato venduto al prezzo record di 2,7 milioni di euro (333,6 milioni di yen, 9.700 euro al chilo).
L’acquirente è Kiyoshi Kimura, che gestisce la famosa catena di sushi Zanmai. Kiyomura è stato il miglior offerente in sette delle prime otto aste dell’anno che si sono svolte dal 2011 ad oggi ed era suo anche il record precedente, 1,2 milioni di euro pagati per un tonno nel 2013.
Kimura, incredulo e provato per la cifra alquanto sproporzionata a cui è dovuto arrivare per via dei ripetuti rilanci degli altri suoi concorrenti, si è detto comunque soddisfatto e felice di poter offrire ai suoi clienti un prodotto di elevata qualità.
La Sushi Zanmai è una rinomata catena di ristoranti giapponesi apprezzata tanto dai turisti quanto dai residenti, che offre un sushi di qualità, sicuro e a prezzi tutto sommato adeguati. All'interno dei suoi locali si può assistere in prima persona alla tradizionale preparazione dei piatti, che i cuochi eseguono magistralmente al banco davanti ad un pubblico sempre numeroso e affascinato.
L'asta che ha visto l'aggiudicazione del tonno rosso ad un impressionante prezzo da record si è tenuta nel moderno Toyosu Market, pomo della discordia che in questi primi giorni dell'anno sta creando ancora malumori tra gli abitanti di Tokyo, che non vedono di buon occhio questa nuova sede del loro famoso mercato del pesce. In vista delle prossime Olimpiadi del 2020, la popolosa capitale è stata ed è tutt'ora al centro di un immenso piano di restyling che ovviamente ha coinvolto anche quello che era lo storico Tsukiji, il mercato del pesce che dagli anni '30 era uno dei simboli della città oltre che meta turistica e importante polo attrattivo per tutti i migliori chef stellati in circolazione.
Ma il vecchio mercato del pesce per quanto custode e testimone di un glorioso passato e patrimonio tradizionale e culturale della comunità, cominciava a risultare obsoleto e poco igienico agli occhi di chi a breve ospiterà atleti di ogni nazionalità; si è quindi deciso di spostare il mercato ittico da una zona molto centrale ad una un po' più periferica, sul lungomare, in un edificio sicuramente più anonimo ma anche più "contemporaneo", con un impianto di aerazione appropriato e in grado di garantire gli standard richiesti per quanto riguarda il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Per coloro i quali vedevano nel vecchio Tsukiji una istituzione intoccabile, questa ricollocazione risulta essere indigeribile, così come per i turisti che adesso potranno assistere alle aste del pesce sostando dietro una vetrata (sempre per i suddetti motivi igienico-sanitari) e non a pochi centimetri da quelle folkloristiche adunate di compratori e venditori che animavano, con urla e scampanellii, gli immensi spazi aperti di quello che resterà probabilmente il più grande e caratteristico mercato del pesce del mondo.