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10/01/2019 19:52:00

I calciatori del Marsala Calcio in cerca di certezze minacciano di non scendere in campo

Come il leggendario mostro della mitologia greca  “l’Idra di Lerna” questo pomeriggio il Marsala Calcio, con un comunicato emanato dai giocatori della prima squadra, si riscopre di simili fattezze con un solo corpo e tante teste. Nel comunicato che riportiamo in calce i giocatori svelano le difficoltà del momento e le perplessità sul futuro con possibili conseguenze immediate per il campionato in corso, fini qui più che soddisfacente sul piano del rendimento in campo. In merito alla pubblicazione del suddetto “Comunicato” la Società si è chiusa in silenzio stampa che coinvolge sia la parte dirigenziale sia i tesserati.

Quello che più ha sconvolto la comunità sportiva lilibetana, dalle parole riportate  dei calciatori, è senza ombra di dubbio la non regolarità dei contratti di ognuno dei giocatori che stando a quanto è possibile leggere, non sono stati ancora firmati dagli amministratoti societari e tanto meno depositati in lega - per i quali dovrebbe esserci tempo entro il 18 gennaio 2019 con eventuali sanzioni a carico della Società e punti di penalizzazione a partire dalla stagione in corso e deferimento della società stessa.

Proprio per questo motivo,  una delegazione dei calciatori del Marsala nelle scorse ore ha incontrato il Presidente in pectore, Giuseppe Milazzo,  il quale nei mesi scorsi aveva trasferito al vice presidente Lo Presti pieni poteri amministrativi del sodalizio. Da questo incontro i calciatori sono andati via con un nulla di fatto e qualche ora ancora di tempo  prima della prossima giornata di campionato che non esclude la mancata presenza in campo della squadra in quel di Roccella, qualora non si risolva almeno la problematica contrattuale che senza mezzi termini, per il momento, incarna la dicitura del lavoro nero per gran parte dei tesserati.

L’altro punto focale del comunicato è sulla figura dell’imprenditore palermitano, Domenico Cottone,  che crea particolare incertezza visto che da quando è a Marsala, nelle vesti si semplice sponsor o meglio identificato  come “Club Advisor” si sia sobbarcato spese di gestione, ordinarie, straordinari e parte dei rimborsi spesa pur non avendo un ruolo fattivo all’interno della Società. Inutili anche in questo senso i continui andirivieni tra Cottone e acquisizione delle quote societarie per legittimarne la proprietà o almeno entrare come socio.

Sarà, quindi, una settimana di passione per la Marsala calcistica che finalmente dopo quasi un paio di decenni, stava vivendo una stagione senza tribolazioni in campo, invece si riscopre una Società con diverse teste divise tra Milazzo, Lo Presti, Cottone, Li Causi e i vari Chianetta, Mistretta  e chi più ne ha più ne metta, tra chi si defila, chi promette, chi vuole e chi non ottiene, chi si svena e chi pretende, insomma che Peccato!

 

Il comunicato dei calciatori diramato nel pomeriggio:

“Noi calciatori della Prima Squadra del Marsala Calcio, giunti in data 9 gennaio, nonostante le numerosi riunioni e promesse fatte su un possibile passaggio di quote del pacchetto di maggioranza di proprietà verso l'imprenditore Domenico Cottone, non vediamo alcun tipo di partecipazione del 70% societario, ma solo del 30% riconducibile al "Gruppo Li Causi". Il grosso dell'ammontare della gestione 2018-2019 fino ad oggi è stato a carico del sig.Cottone Domenico, semplice Club Advisor unitamente al "gruppo Li Causi" ed a altri pochi sponsor  adoperatisi a finanziare l'insieme delle spese di gestione (rimborsi spese, trasferte, affitti, ristorante, premi partita, cure sanitarie e fornitori, eccetera), oltre che la liquidazione di alcune spettanze relative alla Stagione Sportiva 2017/2018, stagione che ci piace ricordare è culminata con la vittoria del campionato di Eccellenza e relativa promozione in quarta serie nazionale.

Nonostante la confusione societaria imperante manifestatasi fin dalle prime giornate di ritiro e successive  problematiche logistiche affrontate (spostamenti da un impianto ad un altro,  acqua calda insufficiente a fine allenamento, attrezzature e materiale sportivo insoddisfacente, un terreno di gioco imbarazzante), stiamo dimostrando di ben figurare in campionato, in linea con gli obiettivi prefissati ad inizio stagione (obiettivo salvezza). Aggiungiamo inoltre che i rimborsi spese accordatici sono fermi alle mensilità di ottobre, e sono stati corrisposti dai sopracitati Signori.

In conclusione aggiungiamo che siamo delusi da alcune voci che si rincorrono in città ogni settimana volte a destabilizzare l'ambiente più di quanto già lo sia per i problemi sopra elencati. Tali voci, riguardanti fittizi risultati finali delle gare da noi affrontate, mettono in dubbio la nostra professionalità lavorativa, dignità personale ed integrità morale come nel caso di domenica scorsa in occasione della gara casalinga contro il Rotonda. A metà gara, sullo 0-0, venivamo platealmente accusati di disonorare la Maglia. La partita è stata poi vinta 2-0, cosa che ha consentito di portarci a 30 punti in terza posizione solitaria.

Nella giornata di ieri una nostra delegazione è stata ricevuta dal presidente Giuseppe Milazzo, alla presenza anche del vice-presidente Antonino Lo Presti e del dirigente Francesco Genna. In tale incontro abbiamo chiesto la stipula degli accordi economici per nostra tutela e come richiesto dai regolamenti federali. L'esito della riunione è stato negativo, i contratti rimangono non firmati, e da questo momento in poi, fino a regolarizzazione della nostra posizione, la squadra non si allenerà e ovviamente non prenderà parte a nessuna gara ufficiale.

La Rosa della Prima Squadra, visto quanto esposto, chiede una risposta chiara, esaustiva ed immediata da parte della proprietà e della Società tutta, in modo da garantire ed assicurare le condizioni necessarie a tutelare i nostri diritti di lavoratori. In ultimo la squadra si rivolge alla Città e a tutta la tifoseria Azzurra chiedendo comprensione e solidarietà nei confronti di chi fin adesso ha onorato la Maglia e la Città, sempre con lealtà prima ancora che con risultati sportivi (fino ad oggi eccellenti).”

Giovanni Ingoglia