Anche a Castelvetrano, come in 150 piazze d’Italia, si è ricordato Giulio Regeni, il ricercatore universitario scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo, poi trovato morto il 3 febbraio in un fosso nella periferia della città egiziana.
Giulio aveva anche la passione per la cronaca, avendo raccontato la difficile situazione sindacale, dopo la cosiddetta “primavera araba” del 2011.
Sono passati 3 anni dal suo ultimo messaggio delle 19,41, orario in cui ieri gli attivisti del “Gruppo giovani 105”, in piazza Matteotti hanno acceso le fiaccole di Amnesty commemorando il giovane italiano con un minuto di silenzio e leggendo la sua storia e l’evoluzione del caso.
Quasi tutti studenti delle superiori di Castelvetrano, molto motivati, ai quali si sono uniti anche alcuni cittadini sensibili al tema.
Fausto Agate, del “Gruppo giovani 105”, ha poi invitato a firmare l’appello di Amnesty International, che potete trovare a questo link
https://www.amnesty.it/appelli/corri-con-giulio/
“Voglio fare il giornalista”, ci ha detto ala fine uno dei ragazzi del gruppo. Ed in questo desiderio c’è forse uno dei modi migliori per ricordare Giulio.