Carmelo Miceli, deputato nazionale del Partito democratico. Che giudizio diamo a questo governo giallo-verde, a che punto siamo?
C’è un governo impantanato con una legge di bilancio, l’unica cosa che porta in aula è un Dl semplificazione che corregge gli errori commessi e scoperti in fase di bilancio. C’è un Salvini che fa da padrone, che detta i tempi del governo e che costringe il Movimento Cinque Stelle a rinnegarsi e a cambiare opinione costantemente.
Questo è un governo che nasce da un contratto. Punto per punto riusciranno a rispettarlo, o come sostenete voi dell'opposizione demoliranno il Paese?
Io ho sempre contestato il concetto di contratto, che va stipulato tra due soggetti che sono responsabili legalmente di qualcosa. Qui non c’è né la responsabilità legale né morale del Paese, hanno propinato un accordo che vede adesso nettamente in vantaggio Matteo Salvini.
Miceli, dagli immigrati all’autonomia delle regioni del Nord. Ci sarà un divario sempre maggiore tra il settentrione d’Italia e il Meridione?
Credo che la manovra sia palesemente una manovra a trazione nordista, così come tutta una serie di provvedimenti. Anche la quota 100, lo ha dichiarato Boeri in commissione, è un provvedimento per gli uomini e per la popolazione del Nord. Il Sud viene tirato fuori da ogni intervento strutturale, non si parla di grandi opere né di piccole opere, e viene mantenuto con le mancette elettorali del reddito di cittadinanza. Non ci potrà essere un vero sviluppo per il Mezzogiorno se non ci sarà un vero investimento nelle infrastrutture, non mi pare che questo governo abbia deciso di rispettarci come meritavamo.
I dati degli ultimi sondaggi danno i Cinque Stelle in calo e intorno al 25%, la Lega 10 punti sopra. Molti elettori grillini non torneranno alle urne e la Lega ha difficoltà ad attecchire al sud, c’è un grande spazio per una opposizione costruttiva e che sia alternativo ai giallo-verdi. Purtroppo in questo spazio si pensa più a litigare che a costruire una alternativa, non è un peccato?
E’ esattamente così, c’è uno spazio enorme. Tanta gente ha votato per protesta alle ultime elezioni politiche e che oggi non voterebbe più gli stessi ma voterebbe per la competenza. Chi dovrebbe costruire una casa che accolga anche i moderati si perde nei meandri delle convenzioni e congressi vari con tanto di polemiche varie. E’ arrivato il momento di superare queste cose che non interessano nessuno.
Ha ascoltato le ultime dichiarazioni in tv di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso nel 1992?
Si, ho già sentito la signora che verrà audita in commissione antimafia, per trovare una casa alle sue tredici domande che sono rimaste senza alcuna risposta e per dare giustizia ad un Procuratore che per Marsala ha fatto tanto.