Le condizioni di salute non sono buone, soffre di una cardiopatia ischemica cronica e necessita di continue cure. Per questi motivi il boss Mariano Saracino, arrestato nell'operazione "Cemento del Golfo" e condannato di recente a dieci anni e 2 mesi di reclusione, ha lasciato il carcere e si trova agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico.
Per Saracino, viste le condizioni di salute, i legali hanno tentato di ottenere la revoca della custodia in carcere in toto, e i giudici, nonostante il no della Procura, hanno stabilito che Saracino continuerà a scontare la pena ai domiciliari.
La scelta dei giudici è legata alle precarie condizioni di salute dell'imputato, «circostanza – scrivono - che senza dubbio concorre nel ritenere non proporzionata la misura cautelare massima».