Baldo Gucciardi, la situazione all’Ars durante l’approvazione della Finanziaria ha mostrato tutte le debolezze di un governo che non ha maggioranza. L’opposizione ha assunto la sua responsabilità di proposta costruttiva e non di mero ostruzionismo.
Il governo regionale ha dimostrato che non soltanto non ha maggioranza ma non ha neppure una idea accettabile di una azione di governo di prospettiva. Il nulla che sta soffocando lavoratori e categorie deboli, senza un minimo di iniziativa su investimenti, sviluppo ed occupazione. Un disastro che va ben oltre ogni più nefasta aspettativa. L’opposizione ha scelto la via della responsabilità e della opposizione costruttiva, tentando di correggere questa legge di stabilità costruita dal governo Musumeci contro la Sicilia, ma tutto è vanificato dalla ostinazione del governo e dai franchi tiratori di una maggioranza incredibilmente isterica. Siamo oltre metà febbraio ancora senza legge di bilancio pubblicata in gazzetta ufficiale e senza neppure esercizio provvisorio. Governo irresponsabile. Incredibile!
Lei è soddisfatto di questo percorso in assemblea regionale del Partito Democratico?
Si, sono soddisfatto. Il gruppo parlamentare del Partito Democratico nel corso di questa lunghissima sessione di bilancio è stato solido, propositivo, pur coerente con il proprio ruolo di opposizione, serio e sempre compatto. Lo dicono i fatti e i lavori in commissione ed in aula.
Si continua a parlare di rete ospedaliera, voluta e messa a punto da lei, oggi sembra che tutto sia stato realizzato da Ruggero Razza, attuale assessore alla Salute. Perché ha scelto di mantenere un profilo basso?
La Rete ospedaliera messa a punto da me nel 2017 ha avuto a suo tempo il lasciapassare dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute. Ovviamente, trovandoci allora a fine legislatura, solo in minima parte si è avuto il tempo di applicarla e di renderla ampiamente visibile. Il nuovo governo, peraltro, ha ritenuto di apportare modifiche che, in taluni casi, come in provincia di Trapani e in altre realtà rischiano di penalizzare fortemente l’offerta sanitaria per quei territori. Basso profilo? Non credo. Piuttosto, direi sobrietà che è, non so se a ragione o a torto, tipica del mio modo di agire. Chi mi conosce sa che appartiene al mio modo di essere la sobrietà nel rapporto con le istituzioni e le funzioni pubbliche. E poi non sono mai stato bravo con la comunicazione. In ogni caso, però, ci sono gli atti pubblici, le gazzette ufficiali e le realizzazioni concrete che parlano per me e per la qualità di quella mia non lunga esperienza di governo.
Cosa manca a questo governo regionale? L’accelerazione che i siciliani si aspettavano non è ancora arrivata, tutta colpa del presidente Musumeci?
E’ sotto gli occhi di tutti come il governo Musumeci sia stato costruito senza pensare alla qualità. Musumeci è da tempo ostaggio di una mediocrità che oltre a deludere le attese di tanti siciliani, non riesce a venire fuori da un immobilismo che sta soffocando la Sicilia. A questo punto o Musumeci azzera giunta e assetti di governo o non riuscirà più a rimettersi in piedi travolto da una mediocrità di governo che non è più tollerabile.
E veniamo ai congressi del Pd, la sua posizione è accanto alla mozione Zingaretti. In provincia di Trapani c’è il caos. Dove è diretto questo partito?
Purtroppo, il caos nel Pd è troppo diffuso, praticamente ovunque, almeno in Sicilia. Di questo sono fortemente preoccupato, perché il Partito Democratico rischia di implodere ad ogni livello con grave danno per l’intero sistema democratico del Paese. Il Pd deve ritrovare presto capacità di iniziativa e di proposta con tutti i suoi dirigenti e militanti che dovranno essere impegnati a ritrovare la fiducia dei cittadini attraverso l’ascolto e la presenza sui territori, piuttosto che sprecare il proprio tempo a litigare ed inseguire sterili polemiche. E la commissione regionale per il congresso farebbe bene a recuperare un minimo di lucidità e di imparzialità nell’interesse del partito e di loro stessi che sono protagonisti incredibilmente di una pagina non proprio edificante del Pd siciliano.
Convenzioni annullate e commissione provinciale in tilt, che idea si è fatto?
Questa vicenda mi ha molto turbato e rattristato. Sono certo che altre soluzioni, rispettose della democrazia dei circoli territoriali e degli iscritti, avrebbero giovato di più al Partito che ha certamente ricevuto un danno da tutti questi inutili ed incomprensibili pasticci. Ed avrebbe giovato persino ai protagonisti di questa indefinibile e mortificante vicenda.
In ballo la segreteria provinciale, il nuovo corso è targato Peppe Lombardino?
Peppe Lombardino è sindaco di grande esperienza, serio, capace ed equilibrato. Penso, senza alcuna arroganza o la pur minima intenzione di prevaricare i processi democratici , che Lombardino potrebbe essere una figura adatta a guidare il Pd in questa fase difficile e complessa. Ovviamente i segretari non sono nominati da qualcuno, ma li eleggono i congressi che dovrebbero essere le uniche sedi ove democraticamente formulare e valutare proposte e progetti politici. Naturalmente se saranno finalmente rispettate le regole congressuali. Se invece coloro che gestiscono questa fase regionale e provinciale continueranno ad agire ciecamente e a colpi di maggioranza negli organismi che invece sarebbero preposti a far rispettare le regole, penso che sarà persino inutile e addirittura dannoso far finta di svolgere congressi drogati, senza futuro e senza senso.
All’indomani della vittoria di Zingaretti si rimette in discussione tutto l’assetto regionale?
Non mi sento di affrontare a cuor leggero un tema tanto delicato e complesso. E non mi appassiona ne’ tantomeno appartiene al mio stile il gioco perverso e misero delle reciproche rappresaglie. Peraltro, ancora dovranno svolgersi le primarie che il 3 marzo eleggeranno il nuovo segretario nazionale del Pd. Sarà casomai compito del nuovo segretario eletto e dei nuovi organismi statutari verificare, se lo riterranno necessario, dal punto di vista regolamentare le diverse vicende congressuali ad ogni livello. Ciò che è certo comunque è che ciò che è accaduto negli ultimi mesi e nelle ultime settimane è cosa troppo grave e lascerà troppe ferite al Pd.
Rossana Titone