Massimo Grillo, che ne pensa di questa nuova raccolta differenziata a Marsala?
Ci sono tante criticità, è difficile fare gli amministratori di una città come Marsala, qui però a non funzionare è tutto il sistema. Si cerca di mettere delle pezze indicando alcune criticità ma il sistema non funziona. Dire che EnergetiKambiente sta sbagliando lo posso accettare solo se a dirlo è direttamente EnergetiKa.
Secondo lei quanto è colpa di EnergetiKambiente e quanto dei cittadini?
Il consiglio comunale ha centrato l’attenzione sulla raccolta ma non sono stati accolti tanti suggerimenti che sono venuti fuori dal dibattito. Ad esempio tutto quello che riguarda la discarica, la Regione oggi lancia delle opportunità importanti che il Comune di Marsala non ha voluto tenere in considerazione che avrebbe consentito un abbattimento dei costi del 40-50% nel pieno rispetto dell’ambiente.
Questo è un piano di raccolta da attribuire unicamente all’Amministrazione, è stato votato in consiglio comunale da appena 12 consiglieri comunali…
Di fatto è stato calato dagli stessi soggetti che hanno conferito l’incarico a chi ha redatto il piano e poi è sfuggito di mano, qualcosa non ha funzionato.
Il 2020 è vicino e Massimo Grillo è pronto a guidare il governo di questa città, si ricandida?
Dico da un po' di tempo che c’è bisogno di una nuova classe dirigente che non è ancora venuta fuori e auspico che, nell’ambito di un progetto civico, possa formarsi questa nuova classe dirigente.
Il suo comunicato stampa non diceva però “civico”…
Ho fatto una precisazione: a partire dal centro destra, io orbito in quell’aria, bisogna aprire a movimenti civici.
Centro destra dove? Con chi? Forza Italia, Diventerà Bellissima, Udc, Lega?
Non ho un partito di riferimento e non ho una tessera, oggi mi identifico nell’area moderata di ispirazione cattolica. Credo che si siano stati degli eccessi nella politica recente nazionale, eccessi sia a destra che a sinistra. Per quanto riguarda la città di Marsala è necessario partire dai progetti con un programma che va scritto con la collaborazione dei cittadini.
Ma si candida o no?
Io spero che possa venire fuori una nuova classe dirigente ma collaborerò attivamente, se questa nuova classe dirigente non ci dovesse essere non ci penserò alla vigilia, non bisogna improvvisare. Marsala ha bisogno di un sindaco vero, di un sindaco che sappia amministrare. Oltre le categorie di destra e sinistra, dopo le Europee molte categorie salteranno.
Lei farebbe una coalizione con la Lega?
Della Lega non condivido moltissime cose, ma sono determinato e quello che conta sono i programmi. Io non sono per chiudere i porti e nemmeno per far annegare una persona, però bisogna per Marsala lavorare senza pregiudizi nei confronti di nessuno. La mia collocazione è quella del centro destra, se ci sarà una coalizione aperta e civica sono pronto a scendere in campo.
Perché snaturare i partiti? Perché chiedere di lasciare il proprio simbolo?
Bisogna dire la verità ai cittadini e non mascherarsi, anche perché viene fuori l’appartenenza. Io dico, sono dell’area di centro destra ma non può prevalere l’idea della Lega.
Lei potrebbe essere una figura trasversale?
La trasversaalità è d’obbligo crearla ma dipende tutto dai progetti, Marsala non può presentarsi con un candidato del Pd o della Lega o dei Cinque Stelle. Sono per costruire ponti e non alzare muri.
Pare che Alberto Di Girolamo sia pronto a ricandidarsi, cosa le fa capire che gli elettori ritrovandosi sulla scheda elettorale, Grillo-Di Girolamo, questa volta votino per lei?
Il bisogno di avere un sindaco vero, che sia in grado di amministrare. Ho esperienza e capacità per i miei precedenti. Chiedo: oggi i cittadini chiedono l’esperienza o la novità? Mi rispondono l’esperienza, ma io non farei mai il sindaco con una squadra di esperti logorata politicamente, ci vuole una squadra di giovani con esperienza professionale. Se ci dovesse essere la possibilità di lanciare uno di loro per la candidatura a sindaco io sarei disposto a fare un passo indietro.
Di Girolamo dice di avere fatto tante cose e che altri sindaci godranno del suo lavoro. Lei crede a questa narrazione?
Basta ascoltare i cittadini, oggi il protagonista è il cittadino. Basta interpellare loro per sapere se questa amministrazione ha fatto bene o no. Il fallimento non lo dico io che vi è stato ma i cittadini. Sono saltati alcuni schemi: la maggioranza del sindaco ha chiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta, ci sono state delle carenze di vigilanza fortissime. Noi pagheremo ulteriori pene proprio per questa inadempienza che riguarda anche il porto e l’aeroporto, che si traduce in assenza da parte dell’Amministrazione.
Rossana Titone