Niente fruizione e manutenzione delle strade, mancato rispetto del diritto allo studio e la perdita di posti di lavoro. Sono questi i risultati della crisi in cui si trova il Libero Consorzio Comunale di Trapani come conseguenza del prelievo forzoso operato dallo Stato.
A seguito dell’abolizione delle province regionalida parte del Governo Crocetta e la trasformazione in Liberi Consorzi Comunali privi di competenze vere e proprie, visto il venir meno degli introiti statali, oggi questi Enti hanno grosse difficoltà a far quadrare i bilanci, e questo, come è evidente, se ne ripercuote sui servizi che un tempo garantivano e, addirittura, in certi casi limite, come a Siracusa, i lavoratori non percepiscono lo stipendio da alcuni mesi.
Per cercare in qualche modo di far quadrare il bilancio il Libero Consorzio Comunale di Trapani, ha tagliato tutto quello che poteva tagliare nella delibera commissariale dedicata al bilancio di previsione. Per quel che riguarda le strade e la loro manutenzione, si è deciso che, se ci sono rischi per la pubblica incolumità si procederà alla chiusura transennandole.
Altro taglio riguarda partire dal nuovo Anno Scolastico 2019/2020 gli affitti per gli immobili per Istituti scolastici di Secondo grado Superiori, presenti in provincia, con tutto quello che potrà causare questa decisione, ovvero i doppi turni e dunque i disagi ad alunni e professori.
Altro punto toccato dall’amministrazione commissariale, affidata a Raimondo Cerami, è quello relativo all’esubero del personale di ruolo. Ci sono 49 dipendenti che, dal 2 aprile prossimo saranno fuori dall’Ente. Ci sarà un periodo di mobilità per 24 mesi, in cui percepiranno l’80% dello stipendio, superata questa fase se non si troverà una soluzione i dipendenti verranno licenziati.