Il gambero rosso e in particolare le teste di gambero di Mazara del Vallo alla base di un olio speciale. Dal famoso crostaceo si estrae un olio particolare grazie ad una gestione sostenibile degli scarti di lavorazione. Merito dei pescatori di «Rosso di Mazara», azienda che, con le sue due imbarcazioni d'altura, cattura nel Mar Mediterraneo questa preziosa specie, con un occhio attento al concetto di pesca sostenibile.
Decisivo, come spiega il conduttore dell'azienda, Nicola Giacalone (insieme a lui c'è il fratello Paolo sempre in giro per il mondo), è stato l'incontro nel 2014 con Paolo Bray, fondatore di Friend of the Sea, certificazione internazionale di sostenibilità ambientale per prodotti da pesca e acquacoltura. «Un passaggio fondamentale - spiega Giacalone - che ci ha motivati a sviluppare una gestione oculata degli scarti di lavorazione».
L'olio è prodotto dalle teste di gambero che dovrebbero poi essere rigettato in mare. Da qui l'idea di evitare lo spreco recuperandole e sottoponendole ad un processo diliofilizzazione che, in collaborazione con un'impresa straniera, che si trova in Germania, ha dato vita al nettare di gambero rosso. Il procedimento è segreto.
Da Mazara partono verso la Germania le teste di gambero ben ripulite e dai laboratori della Germania poi arriva l'elisir già in bottiglie da 100 ml (92 grammi) con l'etichetta «Message in the bottle», un messaggio che viene dal mare.