Il nuovo piano di raccolta differenziata è una imposizione senza precedenti da parte dell’Amministrazione Comunale. I mastelli hanno messo a nudo tutte le falle di un piano che non è stato redatto tenendo conto della città e delle esigenze dei cittadini, ai quali la vita è stata complicata e non di poco.
Differenziare conviene e lo sanno bene i marsalesi che hanno iniziato a differenziare dieci anni fa, gli stessi che hanno consentito all’attuale Amministrazione di ritirare dei premi come città virtuosa.
Ora, il linciaggio e le continue accuse indiscriminate lanciate ai cittadini che non differenzierebbero sono pretestuose. Lo spieghiamo anche.
I mastelli sono in numero di sei, invadono le abitazioni di tutti, nei condomini hanno tolto i bidoni grossi di raccolta e non hanno completato l’installazione delle rastrelliere.
Nessuno si è accorto che i cittadini non hanno accettato la presenza ingombrante di questi secchi dentro casa e la non volontà di esporli? Il rischio di portarsi dentro casa una serie di batteri non è indifferente.
La soluzione alternativa è quella di andare a conferire all’isola ecologica.
Anche lì si possono fare tutta una serie di osservazioni, l’isola ecologica del salato è in condizioni igienico sanitarie pessime, la fila prima di conferire fa perdere tempo al cittadino che deve esibire il codice fiscale, l’operatore non è attrezzato per fare nessuna strisciata del documento ma deve trascrivere a mano i dati del documento. Sempre il cittadino deve pesare ogni singolo sacchetto e solo dopo va a conferire, un’operazione che dura dai 20 ai 30 minuti.
In quell’isola ecologica c’è il fetore tipico della spazzatura accumulata. Il nuovo piano, dunque, è stato imposto senza rendersi conto dei disagi, perché di questo si tratta, che sta vivendo la città.
Sarebbe stato opportuno per i condomini lasciare i contenitori grandi così da conferire senza stress, le sanzioni devono esserci qualora la differenziata avvenisse in maniera sconsiderata.