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09/04/2019 07:00:00

Sono più di 1.700 i posti nella sanità. Corsia privilegiata per gli emigrati

All'assessorato alla Sanità hanno segnato in rosso i giorni successivi alla Pasqua. In quella settimana verranno pubblicati 4 maxi bandi per assumere almeno mille infermieri e 700 operatori socio-sanitari. E la novità rispetto al passato è che verranno così annullate le vecchie graduatorie, che le Asp ancora scorrono in caso di necessità, e ne verranno formate di nuove dando la priorità a chi già lavora ma è stato costretto a trasferirsi in altre regioni.

Alla Regione è scattata quella che Nello Musumeci e l'assessore Ruggero Razza chiamano operazione Rientro degli emigrati. Una operazione già partita senza tanto clamore che prende spunto da un caso fortuito. Nei mesi scorsi il Policlinico di Catania ha pubblicato un bando che assegnava circa 150 posti fra infermieri e operatori socio-sanitari: in questi casi la procedura prevede di fare preventivamente un bando destinato alla cosiddetta mobilità interregionale. E così per appena 150 posti si sono fatti avanti in 790 da altre regioni.

Da questi dati l'assessore Razza è partito per pianificare l'idea di far tornare chi è stato costretto a lasciare la Sicilia. Da piazza Ottavio Ziino a Palermo è già partita una circolare con cui l'assessorato chiede alle Asp e agli ospedali di fotografare il fabbisogno di infermieri e operatori-sociosanitari: «A quel punto - spiega Razza - saremo pronti a bandire i concorsi che saranno, per il bacino orientale e per quello occidentale, affidati alle aziende col maggiore fabbisogno».

In pratica ci sarà un bando che verrà gestito da un ospedale o una Asp e che servirà a creare una graduatoria a cui poi attingeranno tutti gli ospedali del territorio orientale o occidentale per coprire i loro posti vuoti. «Saremo pronti subito dopo Pasqua» assicura l'assessore. Che aggiunge anche il dettaglio sulle attuali graduatorie: «Non sono più aggiornate né sufficienti a coprire i nostri fabbisogni. Ogni volta che un'azienda ospedaliera cerca personale in quegli elenchi non trova ciò di cui ha bisogno. È successo in questi giorni a Caltanissetta. E questo è dovuto al fatto che sono state fatte oltre 12 anni fa. Da allora tutto è cambiato». Per questo la Regione prova a ripartire con nuove graduatorie. Ovviamente in seconda battuta i posti che non si riuscirà ad assegnare con il bando riservato alla mobilità interregionale a favore di chi ha già il posto fisso verranno rimessi a concorso per tutti. E la speranza di Razza è che così anche chi è precario in altre regioni possa tornare in Sicilia. «In questo momento - ha aggiunto Razza - le Asp e gli ospedali hanno sia i posti liberi che i soldi per finanziare le assunzioni. Dobbiamo solo mettere le aziende in condizioni di trovare il personale di cui hanno bisogno».

Il decreto che indica i fabbisogni, primo atto dei futuri bandi, potrebbe vedere la luce già prima di Pasqua. In assessorato attendono solo i dati di Asp e ospedali.

Per Musumeci i bandi nella sanità sono la testimonianza dei risultati del suo governo: «Subito dopo Pasqua saranno pubblicati quattro attesi concorsi di bacino nella sanità. Due per infermieri, due per operatori socio-sanitari. Abbiamo provato uno schema che funziona: alla mobilità per l'ospedale San Marco di Catania hanno risposto oltre ottocento infermieri che lavorano fuori Regione. E tra infermieri e operatori socio-sanitari saranno in 150 a tornare a lavorare in Sicilia. Questo dato mi fa ritenere che entro il 2019 oltre mille lavoratori della sanità, costretti a lasciare la nostra terra, torneranno a casa. È la migliore risposta a chi non vuole comprendere che il nostro lavoro produce i suoi frutti nel tempo. E non ci facciamo, né ci faremo tirare per la giacca da nessuno».

Nei giorni scorsi in Gazzetta ufficiale è stato pubblicato un primo elenco di 17 bandi con cui quasi tutte le Asp e gli ospedali assegnano i primi posti disponibili anche per le professioni mediche e non solo per gli infermieri.

Il Civico di Palermo ha pubblicato un bando con priorità alla mobilità regionale e interregionale per varie discipline mediche. È il bando che costituisce il modello con cui verranno assegnati i posti anche per gli infermieri. Il Civico selezionerà le domande un po' per tutti gli ospedali della Sicilia occidentale: la Asp di Agrigento attingerà poi alle graduatorie per 3 posti di emodinamista, due in chirurgia vascolare e 14 in neonatologia; la Asp di Caltanissetta assegnerà così 4 posti di emodinamista, 4 in chirurgia toracica, 3 in neonatologia e 1 in neurochirgia; la Asp di Palermo 1 di emodinamista e 3 in neonatologia; la Asp di Trapani 2 di emodinamista, altrettanti in chirurgia vascolare e 11 in neonatologia; l'ospedale Palermitano Villa Sofia-Cervello assumerà grazie a questo bando 1 emodinamista, 2 chirurghi vascolari, 2 neonatologi e 4 neurochirurghi; lo stesso ospedale Civico ha bisogno di 1 neonatologo, 4 neurochirurghi e 5 neuroradiologi; il Policlinico palermitano attingerà alla graduatoria per 3 posti in chirurgia toracica e 3 in chirurgia vascolare.

Sempre l'ospedale Civico di Palermo ha indetto un altro concorso, per assegnare posti in tutta la Sicilia occidentale da dirigente medico di cardiologia con esperienza in emodinamica, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, neonatologia, neurochirurgia, neuroradiologia. Sono in pratica gli stessi posti che resteranno scoperti dopo che sarà stata fatta la mobilità. A quel punto si passerrà al concorso aperto a tutti per titoli ed esami.

La stessa procedura ha seguito la Asp di Catania per assegnare i posti nelle stesse discipline per la Sicilia orientale.

Il Policlinico di Palermo ha poi pubblicato un autonomo bando per selezionare, sempre tramite la mobilità interregionale, un dirigente medico di endocrinologia.

La Asp di Agrigento ha pubblicato un bando, sempre con priorità alla mobilità, da 21 posti di anestesista e rianimatore. Il Policlinico di Messina cerca due tecnici sanitari per il laboratorio biomedico. La Asp di Siracusa ha invece messo a concorso 20 posti in varie discipline.

Musumeci ieri è andato oltre le assunzioni nella sanità tracciando la rotta di medio periodo della sua azione amministrativa: «In questa condizione di crisi economica che appare ulteriormente penalizzante per il Mezzogiorno, abbiamo un solo impegno: lavorare per spendere le risorse extraregionali e per fare crescere l'occupazione. Molti sembrano non ricordare quello che dissi al momento del mio insediamento: per raccogliere i primi risultati di questo estenuante lavoro ci vorranno 3 anni. La nostra Isola è paralizzata da decenni e sembra che per qualcuno sia sufficiente prendere la bacchetta magica per rilanciare processi burocratico-amministrativi, che sono legati agli enormi ritardi di programmazione che abbiamo trovato».