Il campo di inumazione del Cimitero Comunale di Trapani è invaso da erbacce cresciute a dismisura, che coprono lapidi, croci e cippi. Un segno tangibile di degrado e incuria del luogo. Anche la parte monumentale del cimitero è trascurata. «Dai tempi di Antigone - scrive Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose - la morte resta un evento doloroso e ineluttabile.
Seppellire i morti, e avere cura del loro sepolcro, è una misura di umanità che ci unisce di fronte al mistero dell’ultimo passo e che, rinnovando l’amore nel ricordo, ci aiuta a non arrenderci all’inesorabile fluire del tempo».
Il Comune di Trapani come tutti gli enti pubblici avrà pure le reali difficoltà economiche e burocratiche, ma un cimitero abbandonato a se stesso non è un assolutamente civile né tollerabile.