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16/04/2019 06:00:00

Rifiuti, è di nuovo caos in provincia di Trapani: non sappiamo dove mettere l'organico...

14,10 - “Vogliamo rassicurare i cittadini della provincia di Trapani, siamo costantemente al lavoro per aiutare a risolvere il problema che si è venuto a creare sul territorio”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon.

“I disagi sono iniziati con il sequestro e la successiva chiusura dell’impianto Sicilfert di Marsala – spiega l’assessore – che era in grado di lavorare 55 mila tonnellate all’anno di umido, superiore al fabbisogno annuo dei Comuni compresi nell’intera provincia. La situazione si è aggravata perché l‘impianto di Belpasso ha comunicato di aver subito un guasto improvviso. Già da un mese - prosegue Pierobon - siamo in diretto contatto con l’amministrazione giudiziaria di Sicilfert per trovare una soluzione che possa consentire di riaprire l’impianto, compatibilmente con le esigenze e le procedure della giustizia penale. Siamo stati informati che proprio ieri è stato avviato l’incidente probatorio. Restiamo sempre aperti e disponibili al dialogo coi sindaci, certi che solo collaborando si possa riportare il settore dei rifiuti alla normalità dopo decenni di gestione in emergenza”.

07,00 - Lo stato dell'arte sul fronte dei rifiuti: ci hanno fatto la testa tanta con la raccolta differenziata, ci hanno riempito di regole e mastelli, contro i "signori delle discariche" che si prendono a peso d'oro il nostro Rsu, cioè tutto quello che non riusciamo a differenziare. E adesso, invece, si scopre che l'emergenza... è l'organico. Cioè l'umido. Proprio così. Non sappiamo a chi darlo. Sicilfert è nel caos, dopo le indagini della magistratura. Il centro più vicino è a Catania e adesso anche quelli di Catania non vogliono i nostri rifiuti perché ne hanno troppi. Morale: più differenziamo, più separiamo, più ci incasianiamo. Il Comune di Marsala, tanto per dire una cifra, paga ogni giorno 8000 eruo in più per questa emergenza.

Da ieri  èdunque chiuso il Centro RACO di Belpasso dove i Comuni della SRR “Trapani Nord” conferivano la frazione umida raccolta dopo la chiusura della “Sicilfert”. 

“La chiusura della Raco per un  tempo imprecisato rappresenta un grande ostacolo allo smaltimento della frazione organica dei rifiuti - sottolinea il Sindaco Alberto Di Girolamo. Tutto ciò penalizza l’intera cittadinanza. Già, dopo la chiusura della Sicilfert abbiamo dovuto quasi raddoppiare il costo di smaltimento dell’umido passando da 100 euro a tonnellata ai 190 richiesti dalla Raco. A ciò si aggiunga che una prima temporanea chiusura del Centro di raccolta di Belpasso (quindici giorni fa), della durata di una settimana, ci era costato un esborso di 50 mila euro. Adesso l’ulteriore, speriamo temporanea, chiusura della Raco, per la quale chiediamo l’intervento urgente e indifferibile del Presidente della Regione.  Il problema è serissimo anche in considerazione che ci apprestiamo ormai alla stagione estiva in cui rischiamo di trovarci non solo senza turisti per la chiusura dell’Aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi ma anche con consistenti quantitativi di organico da smaltire”.

Dice il Sindaco di Alcamo, Domenico Surdi: “La Provincia di Trapani vive una crisi senza precedenti. La chiusura del Centro Raco ci pone in una situazione d’emergenza che compromette quanto di buono è stato fatto soprattutto da noi e da Marsala in cui le percentuali di differenziata sono consistenti e ormai prossime al 65%, quota utile per non incorrere in sanzioni. La Regione deve intervenire sopperendo anche alle somme che siamo costretti a spendere in più per fronteggiare l’emergenza. Siamo in presenza di un corto circuito istituzionale con i privati che tendono al lucro. Il centro di Calatafimi per lo smaltimento della frazione organica è ancora lontano da essere realizzato”.

Un intervento urgente per scongiurare l’emergenza rifiuti e la richiesta di istituire un tavolo tecnico con gli organi regionali per individuare un nuovo sito per il conferimento dell’organico dopo la chiusura dell’impianto “Raco srl” di Catania. A chiederlo con una vibrata protesta è il presidente della Srr “Trapani Sud” e sindaco di Partanna Nicolò Catania, attraverso una nota inviata oggi all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità e al dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. “Dopo la chiusura della ‘Sicilfert srl’ e adesso dell’impianto ‘Raco srl’ – afferma Catania – si stanno determinando dei disagi nel conferimento dei rifiuti organici prodotti dai comuni della Srr. Un problema che investe anche altri centri del territorio provinciale in considerazione del fatto che la frazione umida di molti comuni del trapanese veniva conferita nel sito di Catania. Oltre ai problemi di carattere igienico-sanitario, dovuti all’impossibilità di conferire con regolarità i rifiuti biodegradabili, si corre il rischio di non poter assicurare le percentuali di raccolta differenziata come previsto dalla normativa vigente”. In assenza di impianti adeguati e in accordo con le istituzioni regionali la Srr aveva intanto presentato una formale richiesta alla curatela fallimentare del Polo tecnologico di Castelvetrano per chiedere la concessione di un’area interna per la messa in esercizio di un impianto mobile per il trattamento dell’organico. “In attesa – aggiunge il presidente Catania -di definire con il curatore del Polo di Castelvetrano l’iter relativo alla concessione dell’area in questione, che ci permetterebbe di risolvere l’emergenza in atto e di evitare un aggravio dei costi di conferimento, chiediamo quindi un intervento urgente alla Regione per l’individuazione di un impianto di compostaggio in grado di gestire il flusso di rifiuti provenienti dai comuni della Trapani Sud e di avviare contestualmente un tavolo tecnico con gli organi regionali competenti al fine di trovare una soluzione alla problematica”. Una situazione insostenibile, dunque, quella denunciata dal presidente della Srr Trapani Sud, confermata anche dalle parole del collega Alberto Di Girolamo, sindaco di Marsala e presidente della Srr “Trapani Nord”, che in conferenza stampa questa mattina ha levato un grido d’allarme rivolto al Governo regionale per protestare su una gestione dei rifiuti che rischia il collasso.