Resta alta la tensione tra il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, circa le sorti dell'aeroporto di Trapani - Birgi.
In seguito alle tensioni durante l’incontro sull’aeroporto di Birgi , in cui Musumeci avrebbe definito “indegno” il sindaco trapanese, quest’ultimo ha declinato l’invito alle celebrazioni del 73° anniversario dello Statuto siciliano, in programma oggi: “Registrato l’indicibile comportamento di codesto presidente nel corso dell’incontro istituzionale tenutosi il 13 maggio e le gratuite accuse e gravi ingiurie ricevute da questo sindaco nell’esercizio del proprio mandato di rappresentanza della città di Trapani, si declina l’invito”. La città di Trapani renderà omaggio alla ricorrenza del 73° anniversario dello Statuto siciliano nella propria sede istituzionale.
In difesa di Musumeci, è intervenuta la coordinatrice provinciale di Diventerà Bellissima, Giulia Ferro: “La grave crisi che incombe ormai da anni sullo scalo aeroportuale di Trapani-Birgi è certo un problema che pesa su tutti. E proprio per questo tutte le autorità e i cittadini dei paesi del territorio ne sentono forte l’esigenza di arrivare alla tanto auspicata soluzione. Ma non per questo si debbono usare strategie di “colore” partitico”.
“Ci sono temi che non dovrebbero avere colore politico – continua – Purtroppo oggi abbiamo sentito e letto qualche comunicato che fa evidenziare chiaramente una vergognosa strumentalizzazione politica. In particolare quella del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che, in quello che dichiara dimostra una pesante caduta di stile e una colpevole mancanza di rispetto per le istituzioni. Il suo, probabilmente, è un tentativo inutile, perché davvero senza alcuna possibilità di riuscirvi, di far dimenticare le reali responsabilità politiche di chi negli anni passati ha determinato la grave crisi dello scalo di Birgi. E ancor peggio, senza dare la corretta informazione dell’efficace impegno del Presidente Musumeci col Comitato appositamente costituito, e magari concedere la massima disponibilità atta ad appoggiare questo costante insistito operare che porterà sicuramente alla soluzione del problema. Non è di sicuro alzando i muri che si risolvono i problemi”.
Replica il primo cittadino trapanese:
Birgi deve tornare a volare. Non è più tempo di stare a parlare. È dallo scorso settembre che prima il Sindaco Pagoto nella qualità di Presidente del Distretto Turistico ed ancora in gennaio al Libero Consorzio alla presenza dello stesso Presidente della Regione e poi, al pari anche dell ‘Ass.re Rosalia D’Ali nella qualità di neo Presidente del Distretto Turistico agli Stati Generali sul Turismo di Erice, che sollecitiamo il Governo della Regione a determinarsi nello sciogliere il nodo del sistema aeroportuale migliore (Palermo e in subordine Catania) così come per il potenziamento del servizio pubblico di collegamento dall’aeroporto di Palermo con le destinazioni turistiche del trapanese, nonché per la liberalizzazione del servizio di trasporto Turistico, onde più agevolmente facilitare i collegamenti in vista della crescita / destinazione Trapani West Sicily. Decine gli incontri anche “privati” presso l ‘aeroporto di Palermo per sollecitare Orlando e i vertici Gesap cosi come a Marsala non facendo certo sconti politici. Tanto non per cercar medagliette ma per sottolineare iniziative plurali e corali spinte nella stessa direzione e così rispondere al corale malessere socio economico del comparto trapanese ormai agonizzante ed in ultimo organizzato col movimento civico trasversale #SeVoloVoto. Nessuna logica di schieramento o contrapposizione politica dunque, se non quella di tutelare gli interessi veri del territorio e delle comunità trapanesi. Questa è la mia visione politica. Ho contestato inerzia e miope visione strategica nel settore in passato al governatore Crocetta, non ho fatto sconti con la melina a Orlando ne posso oggi farli, dopo ben 9 mesi senza che nulla di nuovo partorisca, all’attuale Presidente della Regione. Tanto porta quest’ultimo minacciosamente a considerarmi indegno ?!Al netto che della vicenda se ne occuperà l’autorità competente in conseguenza di mio esposto denuncia, sappiano dalle parti di Diventerà Bellissima che io non ho mai avuto ne padrini, ne padroni, tranne al meglio cercare di servire gli interessi legittimi delle comunità che ho avuto l’onore di amministrare, come oggi Trapani, difendendo e sostenendo le attese degli operatori e dei lavoratori, oggi sul lastrico e disoccupati.Temo comunque che da parte di taluni, tra i vertici di Diventerà Bellissima, non vengono sufficientemente presi in considerazione e, francamente me ne dispiaccio, tali istanze dei cittadini. Il Partito del Territorio è stato e sarà sempre il mio 1° partito , così come la coalizione che oggi governa la città di Trapani è tenuta in primis a sostenere.Chi vuol fare polemica politica la faccia io miro a perseguire la concretezza dei risultati e di certo non mi lascerò intimidire“