Forse si sono svegliati in ritardo gli amministratori locali che, sulla scia delle proteste organizzate da imprenditori, operatori turistici, e cittadini, stanno alzando la voce per chiedere interventi concreti sull’aeroporto di Trapani Birgi.
Oggi è il giorno della mobilitazione di consiglieri comunali, sindaci e amministratori, che protesteranno proprio all’aeroporto di Birgi. A partire dalle 11 di questa mattina, infatti, verrà messo in scena un “Freeze mob”, una manifestazione degli amministratori locali che ha per slogan #Rivogliamovolare. Il Freeze mob “rappresenta una spinta ancora più forte da parte di tutti noi, Rappresentanti dei Cittadini, verso la politica regionale, al fine di arrivare ad una rapida soluzione che possa garantire la sopravvivenza del territorio trapanese”, è l’appello del presidente del consiglio comunale di Trapani Giuseppe Guaiana.
L’iniziativa è stata presentata qualche giorno fa in una conferenza presso l’aula consiliare di Palazzo Cavarretta, a Trapani, dallo stesso Guaiana, e dal presidente del consiglio comunale di Marsala Enzo Sturiano. Presenti i sindaci di Trapani, Favignana, Paceco e
Custonaci, oltre che diversi consiglieri comunali ed assessori.
Si arriva a questa manifestazione dopo giorni molto accesi e nervi tesi. Durante la conferenza di Trapani c’è stato il tavolo tecnico a Palermo tr il presidente della Regione e il sindaco di Palermo. Presenti anche gli assessori regionali all'Economia Gaetano Armao e alle Infrastrutture Marco Falcone, i vertici della Gesap, Tullio Giuffrè e Giovanni Scalia e dell'Airgest, Paolo Angius e Michele Bufo e il consulente del presidente della Regione, Vito Riggio. Creare, da subito, sinergie commerciali tra Gesap e Airgest allo scopo di incrementare il flusso dei passeggeri dello scalo di Birgi. E' la volontà emersa dall'incontro, organizzato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Il giorno prima Musumeci ha incontrato i sindaci di Trapani e Marsala, Giacomo Tranchida e Alberto Di Girolamo.
C’è stata però alta tensione tra il Sindaco di Trapani e il presidente della Regione Siciliana. Tranchida infatti ha detto che adirà le vie legali, dopo che nel corso della riunione per salvare l'aeroporto di Birgi, Musumeci gli avrebbe detto che è un "Sindaco indegno". Non è chiara la circostanza in cui l'espressione è stata detta, certo è che in queste settimane Tranchida ha molto animato il comitato #SeVoloVoto, per il rilancio dell'aeroporto di Trapani, tanto da fare attaccare uno striscione nel palazzo comunale, che è stato poi fatto rimuovere dalla Prefettura di Trapani.
Per Tranchida c’è un disegno politico che porterà alla chiusura dello scalo e che non consente adesso di metterlo a regime. Il sindaco sottolinea come la naturale intesa sarebbe con Palermo e non con Catania, e che la giunta è disposta, come Marsala, ad acquistare una quota dell’aeroporto.
In quella conferenza nell’aula consiliare di Trapani, Guaiana non le ha mandate a dire ai rappresentanti politici regionali e nazionali: c’è una totale assenza, una politica che risulta inconcludente e il territorio ne è vittima. Anche la presenza in aeroporto di qualche esponente nazionale viene vista con ironia: “Trapani merita rispetto, dice, tutti adesso verranno a chiedere i voti per le elezioni europee, noi abbiamo solo una candidatura che è quella di Trapani”.
Sulla stessa linea anche Sturiano a cui sembra assurda ed illogica la non presenza della deputazione regionale eletta in questa provincia, al contrario si sarebbe aspettato una conferenza stampa congiunta tra gli onorevoli regionali per dare contezza al territorio di quanto sta accadendo.
Tornando all’incontro avuto con Musumeci, sui contenuti, i sindaci di Marsala e Trapani hanno ribadito la richiesta sulla liberalizzazione turistica dei collegamenti su gomma tra gli scali aeroportuali. Ancora una volta è stato chiesto conto dei 2,5 milioni di euro come quota di ristoro per i danni causati dalla guerra in Libia nel 2011 e che sono tornati indietro alla Regione dal Libero Consorzio (ex Provincia di Trapani).
Il Comitato #SeVoloVoto è determinato a disertare le urne in vista delle Elezioni Europee del 26 maggio, e sta pensando qualcosa per coinvolgere più gente possibile per questa protesta.
Si parla di potenziare i collegamenti su gomma, di salvare l’aeroporto, ma le infrastrutture, le strade, non sono messe benissimo, anzi. L’ultima denuncia arriva dall’Osservatorio per la Legalità di Trapani. "Un'arteria completamente al buio quella che venerdì verso le ore 22.00 si presentava ai tanti utenti della strada che si trovavano a transitare da quelle parti, molto pericolosa essendo quasi uno scorrimento veloce e dove in passato si sono già registrati tragici eventi". Così l'Avv. Vincenzo Maltese, componente dell'Ufficio legale regionale dell'associazione dei consumatori e presidente dell'Osservatorio per la Legalità di Trapani. "Stiamo parlando della Strada Provinciale SP21, percorsa occasionalmente con alcuni colleghi venerdi scorso, che collega le frazioni del trapanese alla contrada di Birgi ove insiste l'Aeroporto Vincenzo Florio" e dove la rotonda si presentava completamente al buio con difficoltà anche ad individuare e leggere le indicazioni e i cartelli stradali per chi la percorreva. Non sappiamo da quanto tempo versi in questo stato ma ritengo si debba subito intervenire".
Per questo, l'Avv. Maltese ha inviato una nota di chiarimenti e sollecito ad intervenire ai competenti uffici del Libero Consorzio (ex Provincia) al fine di ripristinare gli impianti luminosi e le fondamentali condizioni per la sicurezza stradale.