Nuova battaglia sulla Doc Pantelleria, che vede schierate le cantine da una parte, e alcuni viticoltori, sostenuti dal Sindaco grillino Campo, dall'altro lato. Tutto nasce dalla volontà del Consorzio Doc Pantelleria di cambiare il disciplinare della Doc, introducendo la parola "Sicilia". Si tratta, per i produttori di un'occasione per inserire la Doc Pantelleria nel circuito della Doc "ombrello" Sicilia, che vale 88 milioni di bottiglie vendute, grazie alla valorizzazione del prodotto, prima diviso tra le varie Igt siciliane. Per il Sindaco Vincenzo Campo si tratta di una "svendita" dell'immagine dell'isola: "Rischiamo di non essere più i padroni dell’immagine di quest’isola, regalandola agli altri, e di uccidere l’economia di questo settore".
Con i suoi associati - 325 viticoltori e 8 cantine – il Consorzio Vini Doc di Pantelleria rappresenta l’85% della produzione Doc dell’isola (vendemmia 2018).
Dal Consorzio parlano proprio di una nuova possibilità per l'isola. Dato il clima di tensione che si era generato, l'Assemblea dei soci è stata rinviata, ma non si cambia rispetto alle intenzioni, anche perchè si tratta, dicono dal Consorzio, di "equivoci e allarmi ingiustificati"
Le proposte di modifica del disciplinare, infatti, riguardano la possibilità (non l’obbligatorietà) di usare – in aggiunta alla denominazione “Pantelleria”, anche l’uso della unità geografica più ampia “Sicilia", ai sensi del disciplinare della Doc Sicilia.
In questo modo si aggiunge alla tutela della denominazione Pantelleria, anche la vigilanza fatta dal Consorzio Doc Sicilia, che ha anche poteri di controllo. Inoltre i vini Doc Pantelleria, essendo dentro il Consorzio Doc Sicilia, potrano partecipare alle attività promozionali organizzate all'estero dal Consorzio. In altre parole: se un “Passito di Pantelleria” avrà la menzione “Sicilia” il suo produttore potrà mandare il proprio vino e averlo tra quelli in degustazione, senza dover prendere uno stand, e senza dover fare la trasferta all’estero.
La ragione di questa nuova denominazione è anche che il brand “Sicilia” nel mondo, èben più conosciuto di quello di “Pantelleria” e pertanto può aiutare molti consumatori a meglio comprendere l’origine dei vini di Pantelleria e a valutarne la scelta di acquisto.
Aggiunge il presidente del Consorzio, Benedetto Renda: "E’ opportuno anche ricordare che, tra le Doc territoriali presenti nella nostra regione, diverse hanno già modificato il proprio disciplinare prevedendo questa possibilità (Vittoria, Menfi, Contea Sclafani, Contessa Entellina, Noto, Eloro) e lo ha fatto anche la DOCG Cerasuolo di Vittoria".
Un’altra importante modifica che l’Assemblea sarà chiamata a votare, è l’utilizzo della menzione “Zibibbo” nella tipologia “Pantelleria Bianco Doc” (il bianco secco, per intenderci), cosa che ad oggi non è prevista.