Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana, ha scritto e fatto un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riguardo alla decisione del taglio delle quote tonno da parte del governo nazionale.
Sì, riprendendo le parole del 2 giugno del nostro Presidente abbiamo fatto un appello per volare un po’ più in alto rispetto anche agli scontri in mare e in terra della politica.
Sindaco Pagoto, cosa comporta questo decreto ministeriale per tutta l’isola di Favignana e non solo per la ditta Castiglione?
Il governo, il sottosegretario della Lega di fatto, hanno mantenuto l’impegno preso con la Sardegna, quindi hanno donato alle tonnare sarde tante quote per avere una sostenibilità finanziaria. Di conseguenza hanno ridimensionato, se non quasi cancellato, la tonnara di Favignana e la possibilità di avere una sostenibilità finanziaria.
La tonnara di Favignana ha assegnate 14 tonnellate giusto?
Sono 14 tonnellate, quando la sostenibilità finanziaria per una tonnara di aggira attorno alle 100 tonnellate.
La quota precedentemente assegnata era di 84 tonnellate?
Sì, era di 84 tonnellate seppur divisa tra diverse tonnare. Se consideriamo che a Carloforte sono state assegnate 188 tonnellate e alla Sardegna complessivamente più di 300. E’ chiaro che non ci hanno trattato allo stesso modo.
Pagoto, la polemica è anche politica, perché la Lega a Favignana ha preso tanti voti. Il ministro e il viceministro dell’Agricoltura sono della Lega, Micciché, Faraone e tanti altri politici hanno detto questa è la Lega, che prende voti al Sud e poi si dimentica della Sicilia.
Che ci sia un interesse e un sostegno alla nostra battaglia ci fa tanto piacere. Che si butti troppo in politica meno. Noi abbiamo fatto le battaglie e confrontati per questo con governi di diversa estrazione politica e con esponenti che non avevano a cuore le ragioni della Sicilia. Io mi concentrerei sul problema e non su chi ha firmato l’ultimo decreto. Sicuramente il sottosegretario della Lega non conosce bene Favignana e magari conosce la Sardegna. Sul voto della Lega a Favignana ci siamo abituati, ci sono stati in passato i suffragi estemporanei prima a Forza Italia, poi a Grillo, ora alla Lega.
Sindaco Pagoto, il viceministro Manzato, al centro delle polemiche, ha detto in una intervista che si sta facendo un gran parlare per nulla perché Favignana non ha capacità produttive, era ferma a zero. Tra l’altro entra nel merito e dice che le gabbie a Favignana hanno bisogno di più tempo per essere riempite . “Le Egadi sono una grande struttura turistica - afferma - però non sono competitive da questo punto di vista”.
Io non so se il viceministro sia un subacqueo o un mago per capire quanti tonni ci sono in mare, se lui lo sa... La pesca ancora non è iniziata. Nei giorni scorsi sono stati presi dei buoni esemplari che dimostrano che i tonni fortunatamente ripassano dai nostri mari. Di vero c’è solo una cosa che Favignana negli ultimi dodici/tredici non ha più pescato, quindi non c’è uno storico. Su questo ha ragione, ma dobbiamo dimostrare di essere in grado di poter pescare, se ce ne tolgono la possibilità, togliendoci le quote prima, non possiamo più dimostrarlo.
Sindaco Pagoto, tra i tanti commenti c’è anche chi dice, è meglio così, difendiamo il nostro mare, i nostri tonni, in realtà se non li pesca Favignana, poi, però, rischiano di essere pescati dai pescatori di frodo che poi li vendono soprattutto nei mercati orientali.
Noi promuoviamo la pesca legale. Al pescatore bisogna dare la possibilità di prendere il tonno, di campare e creare reddito legale. Le immagini che abbiamo visto dei tonni abbandonati per strada perché illegali, quella è una follia che lo stato italiano deve risolvere. Il tonno lo mangiamo tutti e dobbiamo sapere da dove viene e per questo si deve sostenere la sua pesca.