«La mafia si può sconfiggere ogni giorno, anche a teatro, ripercorrendo le tragiche scene in cui hanno perso la vita uomini eccezionali come i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e attraverso il racconto di quello che è stato questo fenomeno che oggi, grazie al forte impegno profuso quotidianamente dalle forze dell’Ordine, pur essendo ancora purtroppo presente nel nostro territorio, risulta sempre più indebolito. Affinché l’azione delle istituzioni non venga vanificata, è necessario che la società civile tutta faccia la propria parte, tenendo sempre alta la guardia e rifiutando ogni giorno la mafia e tutti coloro che non sono dalla parte dello Stato».
È stato questo l’intervento del sindaco Giuseppe Castiglione al termine della rappresentazione teatrale “Cauru”, che, in occasione del 27esimo anniversario della Strage di via D’Amelio in cui furono brutalmente uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, ha registrato un grande successo di pubblico al Baglio Florio delle Cave di Cusa.
Lo spettacolo teatrale, vincitore del premio Officina Teatro 2007, ha infatti profondamente emozionato e scosso tutti i presenti attraverso un testo impegnativo, ricercato e carico di spunti di riflessione. Drammatica e commovente anche la performance degli attori Luana Rondinelli, Jerry Accardo e Piero Indelicato che hanno saputo interpretare il dramma di una comunità scossa dal dolore e dal caldo asfissiante, attraverso il ricordo di chi non c’è più, di chi è stato ucciso per difendere la giustizia, per contrastare l’ombra scura della mafia.
Sono stati presenti allo spettacolo il presidente del Consiglio comunale Simone Tumminello, il vicesindaco Nino Accardo, l’assessore Valentina Accardo, il direttore artistico del Comune Gianvito Greco, il comandante della locale stazione dei Carabinieri Vincenzo Bonura, il comandante della polizia municipale Giuliano Panierino, il parroco don Nicola Marcello Patti, la presidente dell’associazione antiracket di Mazara Francesca Incandela e Salvatore Catalano, fratello del caposcorta di Borsellino, Agostino Catalano, ucciso nella strage di via D’Amelio.