La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta - a carico di ignoti - per sequestro di persona sulla vicenda della Open Arms, la nave ferma al largo di Lampedusa con 134 migranti a bordo. L'imbarcazione è da 15 giorni in mare in attesa di un porto sicuro dove far sbarcare i naufraghi. Si tratta di un "atto consequenziale" dopo che in Procura è arrivato l'esposto formalizzato dai legali della ong spagnola. Gli avvocati hanno chiesto di procedere per sequestro di persona, violenza privata e abuso in atti d'ufficio.
Intanto altre quattro persone sono state fatte sbarcare la scorsa notte notte dalla Open Arms per ragioni mediche. Lo fa sapere con un tweet la stessa ong, che parla di 3 persone e di un accompagnatore fatti scendere a terra "per complicazioni mediche che richiedono cure specializzate". "Tutte le persone a bordo devono essere fatte sbarcare urgentemente. L'umanità lo impone", ribadisce Open Arms. Giovedì sera altri 9 migranti - di cui 5 bisognosi di assistenza per problemi psicologici e 4 familiari - erano stati evacuati dalla nave. I profughi già stanotte sono stati trasferiti dal poliambulatorio dell'isola all'hotspot di contrada Imbriacola.
"La situazione generale vede condizioni igienico-sanitarie pessime: spazi non idonei a ospitare un così ingente numero di persone. I naufraghi vivono ammassati gli uni sugli altri, non c'è possibilità di deambulare, sono presenti solo due bagni chimici e spesso i naufraghi sono costretti a espletare i loro bisogni fisiologici nello stesso spazio in cui dormono e mangiano". E' quanto si legge nella relazione, in possesso dell'ANSA, firmata dal medico Katia Valeria Di Natale e dall'infermiere Daniele Maestrini dello staff Cisom.