Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
21/08/2019 18:46:00

I "favori" ad Erice, la consigliera Francesca Miceli verso il patteggiamento

 Un favore, l'abbattimento di una barriera architettonica, in cambio del proprio voto favorevole, in aula, al Piano rifiuti.

Così è finita nei guai Francesca Miceli. E il prossimo 24 settembre la consigliera comunale di Erice, assieme al marito Fabio Grammatico, comparirà dinnanzi al Gip del tribunale di Trapani, Emanuele Cersosimo che dovrà pronunciarsi sul patteggiamento che sarebbe già stato concordato con la Procura, rappresentata da Franco Belvisi. In questa direzione, però, il legale dei due coniugi, avvocato Donatella Buscaino, conferma l'udienza, aggiungendo poi che "stiamo aspettando la quantificazione del danno da parte del Comune della Vetta".
La vicenda ormai è nota a tutti.


Secondo l'accusa, su richiesta di Francesca Miceli, l'ex assessore comunale Angelo Catalano - finito poi agli arresti domiciliari- avrebbe imposto all'impresa "Studio due costruzioni" di Girolamo Poma, si sospendere dei lavori che stava eseguendo per conto dell'amministrazione ericina, per andare a rimuovere la barriera architettonica che intralciava l'ingresso al bar di via Cosenza, gestito da Fabio Grammatico, marito del consigliere comunale. In cambio del "favore" lei avrebbe votato a favore del Piano rifiuti.


Frattanto, continua a rincorrersi una voce che se dovesse trovare riscontro renderebbe ancora più incandescente il clima ericino. Una voce secondo la quale ci sarebbe un indagato nella Giunta Toscano, per omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale. Questi pur sapendo delle ipotesi di reato contestate dal Pm a Catalano, infatti, non le avrebbe denunciate per tempo, trattenendo il riserbo. Per il momento, tuttavia si tratta appunto di una voce. Sarà vera?