Pino Pace, presidente Unioncamere Sicilia, si è concluso Siciliamo Wine is More, 25000 i visitatori al villaggio espositivo e tante le commesse chiuse. Un buon risultato?
Si, è stato un evento interessante per la città. L’evento principe è sempre l’incontro dei buyers con i produttori, una azienda che produce birra, di Lercara Friddi, ha chiuso degli accordi con dei compratori tedeschi.
Quanto è costato Siciliamo?
Non lo so ancora, tra pochi giorni avremo il rendiconto completo.
Il Comune di Marsala ha contribuito?
Si, ci ha dato la location e ha pagato la Siae più altri servizi.
Il sindaco, Albero Di Girolamo, si era un po' impossessato dell’evento?
Io non sono geloso, ho solo precisato che l’evento era della Unioncamere Sicilia.
Perché a Marsala manca un grande evento del genere?
Ci stiamo lavorando, con l’altro patner La Strada del Vino abbiamo pensato a fare un evento in cui vengano coinvolte più aziende.
Siciliamo 2020?
Si, saremo presto al lavoro.
Lei ha chiarito che non è candidato a sindaco. E’ così?
Confermo, non mi interessa la politica, mi piace il mio lavoro. Non partecipo ad alcun tavolo politico ma dialogo con le istituzioni.
Però ha la foto con Silvio Berlusconi…
Certo, è venuto a Trapani quando era Presidente del Consiglio e sono stato inviato.
Che ne pensa del Premier Conte?
Vediamo cosa farà nei prossimi mesi.
E cosa ha fatto nei mesi scorsi?
Aspettiamo, vediamo cosa farà per le aziende.
Un manager della Ryanair disse “Perché i Comuni del trapanese non pagano il dovuto anziché pensare a fare un nuovo contratto?
La società Airgest è importante, se riesce ad avere più collegamenti con altri Paesi le imprese ne avranno grande respiro.
A chiusura di Siciliamo c’è stato un momento imbarazzante: il sindaco è stato fischiato. C’è bisogno di un sindaco che saprà riacquistare la fiducia dei cittadini?
Non sta a me dirlo, vediamo chi saranno i candidati sindaci.
Cosa è andato bene e cosa è andato male in questa edizione?
Sono andati bene gli spettacoli e l’incontro con i buyers.
Presidente che cosa ne sarà della Camera di Commercio?
Ci sono dei ricorsi fatti da alcune associazioni, una di Trapani e una di Agrigento, se non si scioglie il nodo di questi ricorsi non sapremo nulla.
Lei è pure presidente di Unioncamere Sicilia, una delle leve che rappresentava il cosiddetto sistema Montante, che ne rimane di quell’esperienza?
Credo nulla, mi dispiace perché ho avuto modo di lavorarci.