Studenti che pagano l'abbonamento mensile per l'autobus di linea per andare da casa, che si trova in una contrada marsalese, in una scuola del centro storico di Marsala. Nulla di più semplice, nulla di più normale, come avviene in tutte le città d'Italia.
Ecco, quello che sta accadendo a tanti studenti delle contrade della zona sud di Marsala, da quando è iniziata la scuola, non è, invece, affatto normale. Ce lo racconta una mamma, la signora Loredana, la cui figlia va al primo anno del Liceo Classico.
"Ogni mattina aspettiamo vicino casa il passaggio dell'autobus - ci dice la signora - ma puntualmente mia figlia non può salire a bordo perché l'autobus è già pieno. Noi abitiamo in contrada Ventrischi e la linea che passa da casa nostra è la "5", quella di Ciavolo. L'autobus dopo aver fatto il giro arriva da noi ma è completamente pieno. A quel punto non ci rimane che salutare l'autista, prendere l'auto e andare a scuola".
Abbonamento già pagato, servizio mai effettuato - Il fatto paradossale, che in realtà sfiora quasi il raggiro, è che la signora, per la figlia, ha già sborsato venti euro per l'abbonamento per il mese di settembre e trenta euro per tutto il mese di ottobre e, oltre a non potere usufruire dell'autobus, deve pure mettere in conto i soldi del carburante per la propria vettura.
Ciò che accade con la linea 5 "Ciavolo", avviene anche con la 6 "Santo Padre delle Perriere" e con la 1 "Strasatti". Gli autobus di queste linee sono sempre pieni e tanti altri studenti, come la figlia della signora Loredana, rimangono a terra e devono farsi accompagnare dai genitori. I mezzi utilizzati sono pochi e non riescono a soddisfare tutta la richiesta. La signora Loredana fa notare che, al momento, gli autobus utilizzati per i lidi, dove ormai non ci va più nessuno, potrebbero, invece, servire queste linee e riuscire così portare a scuola tutti gli studenti.
"Io, assieme a tanti altri genitori abbiamo già pagato l'abbonamento - continua la signora - ma adesso ci siamo stancati. Dovevano dirlo prima al Comune che non potevano garantire il servizio per tutti, visto che non ci sono i mezzi disponibili. C'è gente che lavora e non può andare ogni mattina in città ad accompagnare i figli a scuola. Non sappiamo più cosa fare e per questo, stamattina, andremo all'autoparco comunale, per protestare e per cercare di parlare con il dirigente dell'ufficio e farci dire quando risolveranno questo problema. Abbiamo già inviato una lettera al sindaco Alberto Di Girolamo, il quale ha risposto, dicendo, che è a conoscenza del problema e che entro qualche settimana dovrebbero entrare in funzione gli altri autobus ma ancora non si è visto nulla. Ho contattato il consigliere comunale Calogero Ferreri, per vedere se poteva interessarsi alla nostra vicenda, ho mandato un messaggio, ma non ha risposto - conclude amaramente la signora -".
Un disservizio, un vero disagio, dunque, quello che vivono in questi primi giorni di scuola gli studenti marsalesi e le loro famiglie. La redazione di Tp24.it a tal proposito lancia una campagna stampa rivolta proprio agli studenti che vanno a scuola in autobus: "Siete studenti? Prendete il bus per andare a scuola? Come vi trovate? Raccontateci il vostro viaggio. Mandate video, foto, pensieri alla nostra pagina facebook oppure via Whatsapp: 3275310156", vi risponderemo e pubblicheremo la vostra esperienza quotidiana con gli autobus cittadini per andare e tornare da scuola.