Qualche giorno addietro vi abbiamo parlato dei disagi che stanno vivendo gli studenti marsalesi che vivono nelle periferie.
Lo abbiamo fatto con il racconto di una mamma che, a nome proprio e di altre decine di genitori, lamenta il fatto che pur avendo già pagato l'abbonamento all'autobus cittadino, sia per il mese di settembre che per il mese di ottobre, la figlia, che da contrada Ventrischi deve raggiungere il Liceo Classico di Marsala, rimane puntualmente a piedi perché l'autobus che passa - linea Ciavolo -, è sempre pieno e non è sufficiente a trasportare tutti gli studenti. Qui potete leggere l'articolo completo.
La redazione di tp24.it, proprio in quella occasione ha lanciato una campagna stampa rivolta proprio agli studenti che vanno a scuola in autobus, con lo scopo di tenerci informati, di informare i cittadini e, possibilmente, sensibilizzare chi di dovere per cercare di risolvere il più velocemente possibile i problemi e i disagi che vivono gli studenti e le loro famiglie.
Tra le segnalazioni che ci sono arrivate, oggi diamo spazio a Salvatore che, non solo non riesce a prendere l'autobus che nemmeno si ferma alla fermata, ed è costretto a chiedere passaggi o a farsi accompagnare dal nonno, in più viene sistematicamente rimproverato dalla vice-preside della sua scuola perché arriva in ritardo. Ecco il racconto di Salvatore:
"La scuola è iniziata già da due settimane e ogni mattina mi reco alla fermata della corriera, che tira dritto e neanche si ferma, così sono costretto a spendere altri soldi per il treno o disturbare mio nonno, anziano di 73 anni, che dal centro di Marsala deve venire a Strasatti per poi riaccompagnarmi a Marsala. Sono costretto a chiedere passaggi ai vicini di casa e certe volte anche a persone che non conosco, solo per andare a scuola. Tutto questo è inaccettabile. Ci sono ragazzi che restano a casa perché non hanno come andare. Vengo rimproverato ogni mattina dalla vice-preside perché arrivo in ritardo e dagli stessi professori perché non entriamo in orario a scuola. Alla fine della giornata scolastica sono costretto a spendere altri soldi per ritornare a casa perché la corriera è piccola. Noi ragazzi della periferia non possiamo passare un anno scolastico così, quindi vi prego gentilmente di venirci incontro e fare di tutto per rimediare".
Questo il problema dell'impossibilità da parte di tutti gli studenti di poter usufruire del normale servizio autobus. Altre segnalazioni, invece, riguardano le condizioni dei mezzi, che non sono certo delle migliori, guardando le foto che abbiamo ricevuto e che potete vedere nella gallery qui di fianco e qui sotto. In una si nota la sporcizia del mezzo e alla base di un sedile anche della ruggine. Nell’altra foto, invece, c'è la porta dell’autobus aperta anche durante la marcia. “Siamo costretti a viaggiare così, con la porta aperta" - ci dice un altro studente - che ci ha inviato la fotosegnalazione.
Il breve filmato che ci hanno inviato, che abbiamo pubblicato sulla nostra pagina facebook e potete vedere qui sotto, è indicativo di quello che vivono ogni giorno gli studenti. Si vede un "lampo" giallo, ed è ciò che vedono ogni mattina gli studenti marsalesi che abitano nelle contrade. L'autobus è pieno e l'autista non pensa nemmeno a fermarsi. Agli studenti non resta che farsi accompagnare a scuola da genitori, nonni o vicini di casa.
Siete studenti? Prendete il bus per andare a scuola? Come vi trovate? Raccontateci il vostro viaggio. Mandate video, foto, pensieri alla nostra pagina facebook oppure via Whatsapp: 3275310156", vi risponderemo e pubblicheremo la vostra esperienza quotidiana con gli autobus cittadini per andare e tornare da scuola.