Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/10/2019 11:00:00

Sicilia, turismo in crescita ma serve la svolta

Il turismo in Sicilia cresce, ma potrebbe farlo molto di più. Un esempio: la Valle dei Templi realizza solo il 45% delle presenze di cui è potenzialmente capace. Sono alcuni dei dati che sono stati presentati ieri nel corso del convegno organizzato in occasione della giornata mondiale del turismo all'Hotel San Paolo di Palermo da Travelnostop.com, insieme con Skal International Club e Fijet Italia. Tra le soluzioni emerse quella di creare un tavolo permanente con tutti gli operatori del turismo in Sicilia per offrire un contributo comune, come annunciato da Marcello Giacone, capo di gabinetto dell'assessore regionale al Turismo Manlio Messina.

Si parte dai dati che danno numeri positivi nel 2018: secondo dati (su base Istat) dell'osservatorio turistico regionale lo scorso anno gli arrivi sono stati 4.998.055 rispetto ai 4.857.542 del 2017 (+2,9%), di cui 2.311.963 stranieri (+6,6%) e 2.686.092 italiani (-0,1). Per quanto riguarda le presenze sono 15.135.259 (+2,9%) di cui 7.698.873 stranieri (+6,3%) e 7.436.386 italiani (-0,4%). In generale, sia italiani che stranieri continuano a preferire le strutture alberghiere con quasi 12 milioni di presenze a +1,5%. Cresce comunque dell'8,5% l'extralberghiero con 3.174.025 presenze totali nel 2018. Per quel che riguarda il turismo straniero le prime cinque posizioni sono occupate da Francia, Germania, Regno Unito, Usa e Paesi Bassi. Crescono i cinesi: 42 mila presenze nel 2018 (35 mila nel 2017). Sul mercato nazionale sono primi i turisti provenienti dalla Lombardia con oltre un milione di presenze, seguita da Lazio (oltre 571 mila) e Campania (oltre 508 mila).

Discorso a parte per i siciliani che nel 2018 sono in calo con 1.255.913 arrivi e 2.882.530. Per quanto riguarda le destinazioni più gettonate, Palermo è la prima provincia per numero di arrivi con un aumento del 9% e oltre un milione di arrivi (1.139.285) nel 2018. «Se guardiamo i dati su arrivi e presenze, la Sicilia meriterebbe di più, considerato che dispone di un'offerta turistica a 360 gradi, ma si tratta di risultati importanti considerando che c'è una grossissima fetta di turisti che «scompare», ha spiegato Sandro Pappalardo, ex assessore al turismo regionale e adesso nel Cda di Enit, «il turismo siciliano gode di ottima salute, ma bisogna fare di più.

Ad esempio, la Valle dei Templi fa il 45% di quello che potrebbe fare, nonostante negli ultimi anni abbia registrato un notevole incremento». Alla giornata ha partecipato anche una rappresentanza di studenti del Liceo Linguistico Ninni Cassarà. A margine è stata distribuita una speciale cartolina commemorativa realizzata da Antonello Blandi e riproposta la cerimonia dell'annullo postale.