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12/10/2019 08:10:00

Mafia, processo “Annozero”, periti chiedono tempo per trascrizione intercettazioni

 E’ tale la mole delle intercettazioni effettuate nel corso delle indagini sfociate nell’operazione antimafia “Annozero” (blitz del 19 aprile 2018) che i periti incaricati dal Tribunale di Marsala per le trascrizioni hanno chiesto un altro mese di tempo.

Il processo è quello denominato “Accardo Giuseppe + 14” e tra i personaggi alla sbarra vede anche Gaspare Como, 51 anni, uno dei cognati del boss Matteo Messina Denaro.

Anche la difesa ha chiesto e ottenuto 7 giorni di tempo per integrare le intercettazioni dei pm della Dda. Prossima udienza il 7 novembre. Nel processo, oltre a Como, al quale si contesta un ruolo di vertice, sono imputati anche Gaspare Allegra, di 35 anni, Vittorio Signorello, di 56, Giuseppe Tommaso Crispino, di 66, Calogero Giambalvo, di 43, Carlo Lanzetta, di 71, Giuseppe Orlando, di 50, Anna Maria Orlando, di 40, Nicola Scaminaci, di 46, e Carlo Cattaneo, di 34, operante del settore delle sale giochi e scommesse on line, tutti di Castelvetrano, Dario Messina, di 34, nuovo presunto “reggente” del mandamento di Mazara del Vallo, Giovanni Mattarella, di 53, genero del defunto boss Vito Gondola, Bruno Giacalone, di 58, Marco Buffa, di 46, ritenuti appartenenti alla stessa famiglia mafiosa, Vito Bono, di 59, Giuseppe Accardo, di 35, e Maria Letizia Asaro, di 41, di Campobello di Mazara. Tra i legali impegnati nella difesa degli imputati, gli avvocati Vito Cimiotta, Luisa Calamia, Walter Marino, Paola Polizzi, Giuseppe Pantaleo, Daniele Bernardone, Vincenzo Salvo, Maurizio Montalbano, Luca Cianferoni. Tra gli imputati c’era anche un altro cognato del boss latitante, Rosario Allegra, deceduto però lo scorso 13 giugno, a seguito di un aneurisma cerebrale, nell’ospedale di Terni. Aveva 65 anni. Secondo l’accusa, Gaspare Como sarebbe stato designato dal cognato, per un certo periodo, quale “reggente” del mandamento di Castelvetrano. Nell’inchiesta, è emerso l’interesse del clan anche nel settore delle scommesse on line, oltre ai reati di estorsione e danneggiamenti. Parte civile sono i Comuni di Castelvetrano (avv. Francesco Vasile) e Campobello di Mazara (avv. Katia Ziletti), il castelvetranese Pasquale Calamia (avv. Marco Campagna), Sicindustria e Antiracket Trapani (avv. Giuseppe Novara), l'associazione “La Verità vive” di Marsala (avv. Peppe Gandolfo), l’Antiracket Alcamese (avv. Bambina), Codici Sicilia (avv. Giovanni Crimi), il Centro Pio La Torre.